In Evidenza
altre sezioni
Altro

J-Ax una festa in 10 concerti per celebrare i 25 anni di carriera

Musica

Fabrizio Basso

J-Ax (foto Francesco Prandoni)

J-Ax festeggia i primi 25 anni di carriera con dieci concerti al Fabrique di Milano. Per guardare negli occhi i suoi fan ha scelto di tornare in un luogo più intimo di un palazzetto. Abbiamo partecipato a una serata, il nostro racconto

Condividi:

(@BassoFabrizio)

Le sue parole, quelle di J-Ax, rompono la notte e attraversano un quarto di secolo. E' strapieno sempre, per dieci sere, il Fabrique di Milano, locale, per la sua configurazione, scomodo per gli amanti della musica. Ma il rapper milanese lo trasforma in un salone delle feste e per quasi tre ore, se concedersi una pausa, viaggia nella sua carriera davanti a un pubblico urlante e saltante, che conosce a memoria tutto il repertorio di Alessandro Aleotti. Sono rappresentate tutte le età. La forza, la bravura di J-Ax sono state di saper sempre essere al passo con le epoche, qualche volta addirittura un pochino avanti. E la prova è nei dieci sold out milanesi: pochi possono permetterselo ed è ancora più difficile se si frequenta il rap in quanto è un genere musicale ad alta deperibilità. J-Ax con le sue parole è volato negli anni, la sua credibilità ha conquistato più generazioni: "Per essere felice -dice- mi basta fare musica". E il suo fare musica è un diffusore di felicità.

A scaldare il pubblico ci pensano Grido e Danti, sono loro a farsi carico dell'opening act. Poi compare J-Ax e il Fabrique ribolle. Vicino a lui il fidato Space One, una vera, unica colonna della scena rap italiana. Rap & Roll e Miss e Mr Hide sono i brani d'apertura. J-Ax spazia sul fronte del palco. Si procede con Acqua nella squola e Ribelli basta. Sul palco giochi artificiali e suggestioni di vita quotidiana. Si continua col trittico Snob, L'Uomo del cappello e Vecchia scuola. Il ritmo cresce brano dopo brano, la platea è una foresta di gambe e braccia in levare: via con Non è un film, Gente che spera, Fuck you e la struggente Piccoli per sempre. C'è un attimo di pausa, nel senso che si capisce che sta per succedere qualcosa. E infatti appare al fianco di J-Ax , per accompagnarlo in quattro canzoni, Guido Style: insieme fanno Deca dance, Immorale, Più Stile e Dentro Me, poi il rapper resta di nuovo padrone del palco è con Altra Vita ci guida verso una ideale fine di primo tempo che prevede Il bello di essere brutti, Uno di quei giorni e le super hit del periodo con Fedez Vorrei ma non posto e Senza pagare.

E ora si che il momento è davvero magico. Perché sul palco di presenta DJ Jad e dopo tanto tempo possiamo scrollarci di dosso la nostalgia degli Articolo 31. Eccoli lì, uno vicino all'altro, J-Ax e DJ Jad: staranno insieme fino al momento dei bis. Si parte con Un Urlo (assecondato da quello roboante della gente), Non c'è Rimedio, La Fidanzata, Latin Lover e 2030. E' una baraonda festosa, fuori dal Fabrique arriva l'eco della festa. Il concerto continua, sempre in formazione Articolo 31, con Tranqi Funky, Domani e Il Funkytarro. Scivolano un po' di lacrime sulle guance dei più grandicelli quando veniamo avvolti dalle note, e dalle parole, di La mia ragazze mena, L'italiano medio e A pugni col mondo. Siamo davvero verso il finale, DJ Jad saluta il Fabrique con Due su Due (c'è anche Grido a dare forza al brano) e Ohi Maria. Un intro fa capire che tra poco la musica si fermerà e un'altra pagina di storia è stata scritta: gli ultimi balli sono per Maria Salvador, eseguita con Il Cile, e Tutto tua madre. Prima di tornare a casa, si resta qualche secondo immobili. C'è voglia di respirare ancora l'aria di festa. Che tornerà il 25 e 27 ottobre e l'8 e l'11 novembre.