È di Meg la voce narrante e l'autrice della colonna sonora del film Camorra di Francesco Patierno. E' stato presentato al Festival del Cinema di Venezia. Il brano è Corona di Spine
MEG firma la colonna sonora ed è voce narrante del film documentario di Francesco Patierno "Camorra", presentato a Venezia 2018.Lo soundtrack contiene anche il brano inedito Corona di Spine. Il documentario Camorra è un suggestivo ritratto storico e socio-antropologico del capoluogo campano e della criminalità organizzata che lo affligge. Frutto di mesi di ricerca tra i tesori degli archivi di Rai Teche, i sorprendenti filmati d’epoca, molti dei quali inediti, trovano un legame viscerale nella voce e nelle musiche originali scritte da MEG.
È la stessa MEG a raccontare: "Sono cresciuta negli anni 80. Alle elementari andavo già a scuola da sola - come tutti i bambini della mia età del resto - e ricordo ancora le raccomandazioni di mia madre la mattina: "non toccare mai le siringhe che vedi per terra!"... le siringhe me le ricordo bene, le guardavo con gli occhi sgranati; nel mio percorso quotidiano facevo lo slalom tra quelle e dei simpatici topoloni - detti dalle mie parti - "zoccole". Gli anni '80 non sono stati un periodo semplice a Napoli, nè a Torre del Greco, la città del corallo, dove sono cresciuta, città schiacciata tra le falde del vulcano e il mare. Ricordo perfettamente il giorno del rapimento Cirillo - le mamme corsero a scuola a riprendersi i bambini per la paura - e ricordo perfettamente la sera del terremoto, dopo il quale, in tutto il vesuviano, si continuarono a vedere per anni e anni le baraccopoli di container in cui gli sfollati vivevano. Furono gli anni dell'ascesa di Cutolo e della Democrazia Cristiana, della speculazione edilizia, dell'eroina e del terrorismo. Anni in cui quello che vedevo e sentivo intorno a me, forgiava definitivamente la mia esistenza di bambina. Estremamente drammatico e, al contempo, brutalmente... normale. Quando Francesco mi ha chiesto di scrivere le musiche per il suo docufilm e di farne anche da voce narrante, ho sentito che non potevo tirarmi indietro: la bambina che andava a scuola da sola tutti i giorni me lo stava chiedendo silenziosamente, con gli stessi occhi sgranati di allora".
Ad accompagnare i titoli di coda anche l'inedito di MEG Corona di Spine: "Corona di spine è il termine con cui lo studioso Isaia Sales definisce tutto l'hinterland del vesuviano: una vera e propria corona di spine... wow, che definizione visionaria! Per me che ci sono cresciuta, è carica di significato concreto, scoprirla, è stata una vera e propria epifania. Ho scritto questo pezzo dopo aver guardato le immagini delle interviste di Marrazzo ai bambini che Francesco mi inviava, e invito tutti voi a farlo. Attenzione perchè sono un pugno nello stomaco, ma credo sia uno dei pochi modi che abbiamo per capire a fondo la Napoli di quegli anni, e anche la Napoli attuale. Un modo per convincersi definitivamente che voler guardare la cruda realtà, significa volervi partecipare, soffrire con essa e sentire il bisogno imperioso di cambiarla.".