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Blade, ancora rinviata l'uscita del film reboot

Cinema
©IPA/Fotogramma

Il titolo del MCU cancellato dal calendario Disney del 2025. Al suo posto Predator: Badlands, sequel di Prey

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Non c’è pace per Blade. Il reboot MCU della trilogia con protagonista Wesley Snipes realizzata tra la fine degli anni 90 e i primi 2000 non uscirà nemmeno nel 2025. La notizia era nell’aria, ora è ufficiale. Disney ha cancellato il titolo dal calendario delle uscite del prossimo anno, con la data del 7 novembre rilevata da Predator: Badlands, sequel di Prey.

Un film maledetto

Sono passati cinque anni da quando, nel 2019, il reboot di Blade fu annunciato al San Diego Comic-Con. Da allora questo film sembra essere diventato vittima di una autentica maledizione, tra pandemie e scioperi, con continui cambi di sceneggiatori, riscritture, registi che hanno abbandonato il progetto, attori che si sono ritirati. A restare stoicamente a bordo è Mahersala Ali, attore Premio Oscar che vestirà i panni del vampiro mezzosangue che combatte l’oscurità. Dopo il forfait di Bassam Tariq, a dirigere la pellicola è stato chiamato Yann Demange.

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Le parole di Mia Goth

Mia Goth, ingaggiata per il ruolo della supervillain Lilith, ha rassicurato recentemente i fan sui piani dei Marvel Studios per il titolo: “Lo hanno a cuore, davvero – ha dichiarato in un’intervista rilasciata alla giornalista di Deadline Natalie Sitek durante il lancio di MaXXXine, film di Ty West del quale è protagonista – Vogliono fare un gran film. Questo è quello che percepisco e mi fa stare bene”.

Il ritorno di Wesley Snipes

Il capo dei Marvel Studios Kevin Feige ha ribadito l’importanza di questo titolo, dell’obiettivo di fare il miglior film di Blade di sempre, un’impresa non semplice visto lo status di cult raggiunto dai primi due titoli della precedente trilogia. Wesley Snipes è recentemente tornato a recitare nei panni di Blade con un cameo in Deadpool & Wolverine. In una scena, nel pieno stile metacinematografico della saga, l’attore ironizza sul fatto che non ci sia mai stato un altro Blade oltre lui e “mai ci sarà”, un chiaro riferimento satirico alla situazione del reboot.