Sino al 3 dicembre a Lodi, un Festival innovativo e trasversale nato da un’idea di Raffaele Pe insieme al suo ensemble La Lira di Orfeo per scoprire cosa si cela dietro all'intramontabile mito della musica barocca. Fra gli ospiti René Jacobs, Umberto Galimberti, Mariangela Gualtieri, Massimo Bernardini, Gloria Campaner, Saturnino e Catalina Vicens
Un Festival innovativo e trasversale: è questa la chiave della Orfeo Week, nata da un’idea di Raffaele Pe insieme al suo ensemble barocco La Lira di Orfeo. Artisti, filosofi, produttori, poeti e acrobati si incontreranno a Lodi, città natale del controtenore, dal 25 novembre al 3 dicembre per far musica - non solo barocca - e per ragionare insieme, in modo e in luoghi inaspettati, intorno al mito di Orfeo, naturale fulcro della giovane kermesse e movente di tutto il percorso artistico dell’ensemble. Fra i protagonisti, il grande direttore d’orchestra e riferimento del barocco René Jacobs, il filosofo Umberto Galimberti, la poetessa Mariangela Gualtieri, il giornalista televisivo Massimo Bernardini, la pianista Gloria Campaner, il designer, interprete e produttore Saturnino Celani, storico bassista di Jovanotti, e la curatrice della Collezione di strumenti musicali antichi “Tagliavini” di Bologna Catalina Vicens.
«Voglio condividere con i miei concittadini l’emozione che ricevo sui palcoscenici nel mondo grazie alla musica e all’incontro con grandi personalità - spiega Raffaele Pe. Ho scelto Lodi anche perché credo fortemente che le innovazioni sorgano soprattutto nei luoghi lontani dal centro: è proprio lì che nasce il sogno. Questo è un territorio che ha dimostrato di essere molto curioso e che sa sostenere, anche con affetto, progetti culturali di qualità. Il programma incontra culture diverse e il mio stesso percorso è sempre stato irrigato da influssi provenienti da saperi differenti: musica, ma anche filosofia, pittura, cinema, scultura. Tutti ambiti che in un modo o nell’altro rientrano nell’opera, quella che io vivo e affronto quotidianamente. In particolare, il mio sogno è quello di creare, attraverso il Festival, un pensiero nuovo insieme alle voci e alle personalità che ho avuto il privilegio di incontrare nel mio percorso».
Il controtenore, ospite delle più importanti istituzioni europee, porterà nella sua città natale grandi ospiti nazionali e internazionali. Primo fra tutti, il direttore d’orchestra René Jacobs, personalità di riferimento del mondo barocco, che il 3 dicembre dirigerà il concerto con estratti dall’Orfeo di Christoph Willibald Gluck, eseguito da Raffaele Pe & La Lira di Orfeo e la spalla dell’ensemble Elisa Citterio, nella speciale revisione di Gaetano Guadagni, al Teatro alle Vigne, ore 21. Venerdì 1° dicembre Jacobs sarà presente in occasione delle celebrazioni per Gaetano Guadagni (Lodi, 1728 – Padova, 1792), cantante castrato protagonista delle scene europee a metà Settecento. La nascita di Guadagni a Lodi è stata confermata dalla storiografia solo in tempi recenti e in questa occasione sarà posta una targa commemorativa nella Biblioteca Comunale alle ore 16, dove si ritroveranno anche alcuni dei massimi studiosi del cantante per una tavola rotonda a cura di Dinko Fabris, con Patrizia Florio e Angelo Foletto. Modera Andrea Estero.
Il giorno seguente, sabato 2 dicembre, René Jacobs offrirà una masterclass alla Lira di Orfeo e ai partecipanti della Academy “Orfeo wants you!”, novità della Orfeo Week di quest’anno.
Umberto Galimberti, noto filosofo, saggista e psicoanalista, è invece il protagonista dell’incontro dal titolo “L’etica del viandante”, dal suo omonimo libro edito da Feltrinelli, in cui si analizzeranno il percorso nomade del viandante e i parallelismi con il viaggio di Orfeo. Al Teatro alle Vigne, sabato 25 novembre ore 21. Le conversazioni continueranno domenica 26 novembre con il giornalista televisivo Massimo Bernardini e la pianista Gloria Campaner, che durante la serata “Chiedilo a Orfeo!” porteranno un ritratto inedito e personale del mito di Orfeo tra passato e presente, dal barocco di Monteverdi, passando per le favelas brasiliane, fino alla bossa dell’Orfeo di Jobim. L’incontro, al Teatro alle Vigne alle ore 18, sarà moderato da Pierachille Dolfini.
Naturalmente non potrà mancare la musica, accanto al fascino del racconto: pagine immortali come il Pianto della Madonna o arie come Sì dolce’l tormento di Claudio Monteverdi saranno presentate da Raffaele Pe e La Lira di Orfeo nella serata “Complaintes d’amour”, complaintes come genere musicale antico, come compianto ma anche bellezza del lamento, martedì 28 novembre nella chiesa sconsacrata di Santa Chiara Nuova. Narrazione a cura di Nicola Pedone.
Le note barocche proseguiranno con artisti come la musicista Catalina Vicens, curatrice della collezione di strumenti musicali antichi “Tagliavini” di Bologna, la più grande in Europa nel suo genere, che presenterà musiche di autori del Cinquecento e Seicento all’organo portativo, organo a canne di piccole dimensioni detto anche organetto (“Il soffio della creazione” il 30 novembre, in dialogo con Nicola Pedone; “Laboratorio di musica medievale” il 1° dicembre); i bolognesi della compagnia Dramatodìa guidati da Alberto Allegrezza nella veste di regista, costumista e attore, che eseguiranno estratti dal Pastor Fido (1580-1583) di Giovan Battista Guarini e dall’Aminta (1573) di Torquato Tasso insieme a musiche del loro tempo (1° dicembre); il giovane gambista André Lislevand sarà accompagnato dal padre Rolf Lislevand, tra i più noti liutisti del mondo barocco, in un programma che intreccia musica antica ed elettronica (26 novembre). Imperdibile anche l’appuntamento con l’arpista Chiara Granata in duo con la ginnasta e acrobata Giulia Sarah Gibbons, che presenteranno il concerto visivo “Barocco in Bilico” per trampoli e arpa (29 novembre). Giulia Sarah Gibbons e il gruppo Acrobati Fenice saranno protagonisti anche dell’happening di apertura in Piazza della Vittoria. In chiusura della kermesse, il liutista Simone Vallerotonda propone un programma dedicato al repertorio romano del Seicento (3 dicembre).
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I ragazzi e la scuola restano sempre al centro della proposta della Orfeo Week. Per la particolare attenzione che La Lira di Orfeo ha sempre rivolto alla formazione di tutte le età saranno offerti una serie di laboratori interattivi pensati appositamente per i più giovani: lo spettacolo teatrale “Orfeo Junior” basato sulla musica dell’Orfeo di Claudio Monteverdi, nuova produzione firmata da Bruno Stori (27 novembre); il workshop sulla consapevolezza performativa “La palestra delle emozioni” a cura di Gloria Campaner (27 novembre); l’incontro sulla creatività “Crossover” con Saturnino Celani, storico bassista di Lorenzo Jovanotti, che condividerà la sua esperienza di interprete, produttore e designer (28 novembre, modera Lorenzo Rinaldi); mentre Mariangela Gualtieri porterà la sua poesia e “rito sonoro" agli insegnanti e studenti del Liceo Classico Pietro Verri (1° dicembre, “La migliore alleata”), ma anche al pubblico serale del Teatro alle Vigne (2 dicembre, “Il quotidiano innamoramento”, con la guida di Cesare Ronconi). Inoltre, i cantanti coinvolti in tutti i programmi della manifestazione saranno selezionati con la guida di Sonia Prina, che terrà a Lodi audizioni e masterclass di perfezionamento durante la Academy “Orfeo wants you!” dal 23 al 26 ottobre 2023.
Un’altra novità di quest’anno è “Le vie dell’ascolto”, una serie di concerti nelle scuole e nelle sedi più periferiche della città, che avranno un’attenzione particolare verso ambiti di diversità e fragilità presenti nella comunità.
Alla compagine degli sponsor istituzionali che già l'anno scorso hanno contribuito all'evento, quali il Ministero della Cultura, la Città di Lodi, la Fondazione Comunitaria della Provincia di Lodi Onlus, la Fondazione BPL, la Confcommercio Lodi, il Consorzio Artigianauto Lodi, si è aggiunta quest'anno la Fondazione LGH A2A, che ha creduto nel progetto in maniera significativa.
Allo storico sostenitore de La Lira di Orfeo, lo sponsor Mc Donald's, dopo il successo della prima edizione, si annoverano per questa seconda edizione importanti nomi del territorio che hanno voluto investire nell'iniziativa con grande entusiasmo.
Lazzari auto, che mettendo a disposizione l'Id Buzz, consente un'anima green al Festival, che potrà portare in giro gli ospiti con zero emissioni di anidride carbonica in totale modalità elettrica. Il Bar Masseroni e il Dolce Meta, due storiche realtà del lodigiano che non fanno mai mancare il proprio supporto alla Città, Future Fusion, il locale più esclusivo dei Lodi, la Ever srl, l’Azienda di elettronica di Lodi nel mondo, la Befit, la palestra del lodigiano e da poco del cremasco, Arredo Bongiorni, la famiglia di mobili di eccellenza, e L'Erbolario, un affidabile partner su cui poter contare
WEEK 2023: RENÉ JACOBS DIRIGE GLUCK PER LE CELEBRAZIONI DI GAETANO GUADAGNI
La star del barocco René Jacobs ha scelto Lodi e La Lira di Orfeo per il suo ritorno in Italia: dirigerà estratti dall’Orfeo ed Euridice di Christoph Willibald Gluck, opera di cui il direttore belga è uno dei massimi esperti, in occasione del concerto finale della seconda edizione del Festival Orfeo Week, domenica 3 dicembre al Teatro alle Vigne alle ore 21.
Dedicato a Gaetano Guadagni (Lodi, 1728 – Padova, 1792), cantante castrato per cui venne composto il capolavoro di Gluck, il grande appuntamento vedrà il Maestro Jacobs dirigere la versione di Orfeo ed Euridice custodita alla Pontificia Biblioteca Antoniana di Padova, probabilmente ricomposta da Gaetano Guadagni per un’occasione privata, databile tra il 1775 e il 1785. Insieme a Raffaele Pe - controtenore di Lodi ideatore della Orfeo Week, che canterà nel ruolo del titolo - saranno sul palco il soprano Alice Mededdu nella parte di Amore, La Lira di Orfeo con la spalla dell’ensemble Elisa Citterio, il Coro de La Lira di Orfeo Academy e il Maestro al cembalo Jacopo Raffaele.
Direttore belga con all’attivo più di duecentosessanta incisioni discografiche e numerosi riconoscimenti fra cui un Grammy Award per la sua registrazione de Le nozze di Figaro di Mozart, Jacobs arriverà a Lodi già venerdì 1° dicembre durante le celebrazioni per Gaetano Guadagni, cantante castrato protagonista delle scene europee a metà Settecento, la cui nascita a Lodi è stata confermata dalla storiografia solo in tempi recenti. In questa occasione sarà posta una targa commemorativa nella Biblioteca Comunale alle ore 16, dove si ritroveranno anche alcuni dei massimi studiosi del cantante per una tavola rotonda a cura di Dinko Fabris, con Patrizia Florio e Angelo Foletto. Modera Andrea Estero.
Il giorno seguente, sabato 2 dicembre, René Jacobs offrirà una masterclass alla Lira di Orfeo e ai partecipanti della Academy “Orfeo wants you!”, novità della Orfeo Week di quest’anno, durante la quale verrà assegnata la parte di Euridice.
«Una sorpresa che mi lascia senza parole - commenta Raffaele Pe. Inizialmente René Jacobs sarebbe dovuto unicamente essere presente alle celebrazioni per Gaetano Guadagni. La sua decisione di dirigerci nel nostro concerto finale mi onora profondamente. Per me è un riferimento: nella sua veste di controtenore, è stato fra i primi interpreti in tempi moderni del capolavoro gluckiano ed è pluriennale la sua approfondita ricerca su questa vocalità».
Gaetano Guadagni ebbe una florida carriera in tutta Europa, in particolare a Londra. Parlava perfettamente inglese e fu probabilmente il primo cantante castrato ad essersi interessato alla recitazione. Ottenne il suo maggior successo come Orfeo e la versione che verrà eseguita a Lodi è stata riscritta per far emergere il suo immenso talento.
Orfeo Week è un festival innovativo e trasversale. Nato da un’idea di Raffaele Pe insieme al suo ensemble barocco La Lira di Orfeo, vedrà protagonisti artisti, filosofi, produttori, poeti e acrobati che si incontreranno a Lodi, città natale del controtenore, dal 25 novembre al 3 dicembre per far musica - non solo barocca - e per ragionare insieme, in modo e in luoghi inaspettati, intorno al mito di Orfeo, naturale fulcro della giovane kermesse e movente di tutto il percorso artistico dell’ensemble. Fra i protagonisti, oltre al grande direttore d’orchestra e riferimento del barocco René Jacobs, il filosofo Umberto Galimberti, la poetessa Mariangela Gualtieri, il giornalista televisivo Massimo Bernardini, la pianista Gloria Campaner, il designer, interprete e produttore Saturnino Celani, storico bassista di Jovanotti, e la curatrice della Collezione di strumenti musicali antichi “Tagliavini” di Bologna Catalina Vicens.
Alla compagine degli sponsor istituzionali che già l'anno scorso hanno contribuito all'evento, quali il Ministero della Cultura, la Città di Lodi, la Fondazione Comunitaria della Provincia di Lodi Onlus, la Fondazione BPL, la Confcommercio Lodi, il Consorzio Artigianauto Lodi, si è aggiunta quest'anno la Fondazione LGH A2A, che ha creduto nel progetto in maniera significativa.
Allo storico sostenitore de La Lira di Orfeo, lo sponsor Mc Donald's, dopo il successo della prima edizione, si annoverano per questa seconda edizione importanti nomi del territorio e non, che hanno voluto investire nell'iniziativa con grande entusiasmo.
Lazzari auto, che mettendo a disposizione l'Id Buzz, consente un'anima green al Festival, che potrà portare in giro gli ospiti con zero emissioni di anidride carbonica in totale modalità elettrica. Il Bar Masseroni e il Dolce Meta, due storiche realtà del lodigiano che non fanno mai mancare il proprio supporto alla Città, Future Fusion, il locale fusion più esclusivo di Lodi, la Ever srl, l’Azienda di elettronica di Lodi nel mondo, la Befit, la palestra del lodigiano e da poco del cremasco, Arredo Bongiorni, la famiglia di mobili per antonomasia, Sir Hair & Beard, il nuovo barbiere di eccellenza in città, Quality events, l’esclusivo servizio di bar catering e L'Erbolario, un affidabile partner su cui poter contare.