Una clip in esclusiva per Entertainment Weekly mostra il processo di make-up a cui ha dovuto sottoporsi il protagonista della nuova pellicola di Darren Aronofsky - che da ieri è nelle sale cinematografiche. Nel video si vede il makeup-and-prosthetics designer candidato all'Oscar Adrien Morot mentre applica delle protesi all'attore come parte di un lungo processo. Si tratta dell'iter per procurare al personaggio di Charlie l’aspetto da obeso
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È uscito un video in esclusiva per Entertainment Weekly che mostra il processo di make-up professionale a cui Brendan Fraser ha dovuto sottoporsi durante lunghe sessioni di trucco per calarsi nei panni del personaggio obeso protagonista di The Whale.
La nuova pellicola di Darren Aronofsky è arrivata ieri nelle sale cinematografiche e sta già facendo incetta di applausi del pubblico, portando sul grande schermo la storia di Charlie, un uomo affetto da obesità patologica che vive come un recluso nel suo piccolo appartamento.
Nel video esclusivo, che vi mostriamo in fondo a questo articolo, si vede il truccatore candidato all'Oscar Adrien Morot mentre applica delle protesi a Fraser come parte di un lungo processo trasformativo. Morot è uno dei più ricercati makeup-and-prosthetics designer dell’industria cinematografica odierna. Di recente ha creato anche la bambola demone protagonista del film horror M3GAN.
L’iter per procurare al personaggio di Charlie l’aspetto da obeso è lungo e molto complicato, come ben fa intuire la clip in time lapse (che ci permette di vedere in pochi secondi un lavoro durato invece svariate ore).
Il truccatore: “Un make-up che non distragga e che sia rispettoso”
"Come fare un trucco che non distragga e che sia rispettoso, dotato di empatia e accurato?”, è la domanda che si è posta il make-up artist Morot, il quale si è costantemente consultato con regista e attore per ottenere il trucco migliore sotto ogni punto di vista: recitativo, verosimile ma soprattutto umano.
Ciò che Adrien Morot ha spiegato a Entertainment Weekly è che all'inizio si è trovato di fronte alla sfida di ideare un trucco “che le persone dimenticheranno dopo lo shock iniziale di vedere Brendan Fraser in quello stato”. Proprio questa è stata a sua detta la difficoltà maggiore fin dall'inizio della produzione del capolavoro di Aronofsky. Trovare il modo di trasformare radicalmente Brendan Fraser permettendo al contempo al pubblico di immergersi nella storia e vedere Charlie per il resto del film, non più l'attore camuffato da un personaggio obeso, doveva essere la premessa d'obbligo di The Whale.
“Quelle sono state le sfide più grandi fin dall'inizio”, ha affermato Morot.
Dopo essersi consultato con chi avrebbe dovuto indossare le protesi (attore) e chi avrebbe dovuto dirigere la pellicola (regista) - mettendo sempre al primo posto la salvaguardia della libertà della performance - il truccatore ha detto di aver creato svariate protesi a base di silicone.
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La sfida: creare una tuta indossabile da 270 kg
Il designer di trucco e protesi aveva bisogno di creare una tuta indossabile da 270 kg. Qualcosa che chiaramente facesse sembrare di avere addosso un peso simile, mentre al contrario la necessità era quella di realizzare protesi non troppo pesanti, per far sì che Fraser avesse libertà di movimento e quindi di recitazione.
"Avevamo due pezzi facciali, uno per la parte anteriore e uno per la parte posteriore, che scendevano fino alla parte superiore del torace", dice Morot a EW. "Poi, nella maggior parte dei giorni (di ripresa), aveva le braccia che andavano dalla punta delle dita fino alla spalla che si sovrapponevano in qualche modo con il pettorale. Quindi lo aveva su entrambi i lati, e poi aveva le gambe che gli arrivavano alla vita […]”, così Adrien Morot descrive il costume indossato dal protagonista.
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Il truccatore: “Fraser? La persona più gentile mai incontrata”
Morot ha solo elogi per l'attore candidato all'Oscar, che definisce la persona più gentile che abbia mai incontrato, addirittura un essere "non di questo pianeta".
"Brendan diceva: 'Sei tu l'esperto - mi fido di te. L'unica cosa che voglio è assicurarmi che sia accurato e rispettoso. Non voglio che sia uno scherzo”, ricorda Adrien Morot nell'intervista rilasciata a EW.
Le parole di Brendan Fraser
Brendan Fraser ha recentemente descritto la tecnica usata per recitare indossando un costume così ingombrante.
“Avevo bisogno di imparare a muovermi in un modo nuovo. Ho sviluppato muscoli che non sapevo di avere. Provavo un senso di vertigine alla fine della giornata quando toglievo il costume. Quella sensazione ondulatoria mi ha fatto apprezzare chi ha corpi simili. Ho imparato che devi essere una persona incredibilmente forte fisicamente, mentalmente, per abitare quel corpo”, ha affermato l’attore.
Per questa performance - che è probabile sia il ruolo della vita, il più importante della sua carriera - Fraser ha ricevuto una nomination all’Oscar e ha vinto ai Critic Choice Awards.
Ritirando il premio ai Critic Choice Awards, ha offerto un discorso molto commovente rivolto al regista di The Whale: “Darren Aronofsky, ero nel deserto e probabilmente avrei dovuto lasciare una scia di briciole di pane, ma mi hai trovato. E come tutti i migliori registi, mi hai semplicemente mostrato dove andare per arrivare dove dovevo essere. Se anche voi, come il ragazzo di nome Charlie che ho interpretato in questo film, in qualche modo lottate contro l’obesità, o semplicemente vi sentite come se foste in un mare oscuro, voglio che sappiate che se troverete la forza di alzarvi in piedi e andare verso la luce, accadranno cose belle”.
Di seguito trovate il video del processo trasformativo di Brendan Fraser per calarsi nei panni di Charlie.