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Oscar, vaccino obbligatorio per nominati e ospiti ma non per perfomer e presentatori

Cinema

Camilla Sernagiotto

©Getty

È stato rivelato dal magazine statunitense Variety che il vaccino è richiesto “per la maggior parte, ma non per tutti, presso il Dolby Theatre”. Il New York Times per primo aveva riportato la notizia dell'obbligo vaccinale per candidati e ospiti. Secondo alcune fonti vicine all’Academy, non si richiede il vaccino a presentatori e artisti per l'accordo di ritorno al lavoro, un accordo tra Alliance of Motion Picture and Television Producers e i sindacati

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Per accedere alla cerimonia di premiazione degli Oscar è richiesto il vaccino a nominati e ospiti ma non agli artisti che si esibiranno e nemmeno ai presentatori che faranno gli onori di casa.
L'obbligatorietà vaccinale, dunque, non è richiesta a tutti quanti. Il vaccino è richiesto “per la maggior parte, ma non per tutti, presso il Dolby Theatre”, sottolinea il magazine statunitense Variety, chi per primo ha diffuso questa notizia.

Mentre il New York Times aveva riportato per primo che sarebbe stato richiesto l'obbligo vaccinale di candidati e ospiti, in queste ore è arrivata questa precisazione relativa all’obbligo sì ma non per tutti.

Candidati agli Oscar e ospiti della notte delle stelle non solo dovranno dimostrare di essere in possesso del certificato di vaccinazione contro il Covid, ma dovranno anche risultare negativi almeno due volte al tampone.

Invece i performer e i presentatori saranno solo “rigorosamente testati”, continua Variety.

Per ciò che concerne l'obbligo vaccinale richiesto alla maggior parte di coloro che faranno il proprio ingresso nel teatro, si tratta di un ripensamento dell'Academy. Un ripensamento per quanto riguarda la politica anti Covid-19, dato che il 9 febbraio era stato riferito che alla notte degli Oscar non sarebbe stato richiesto ai partecipanti di fornire una prova di vaccinazione. Inteso a nessuno...


L'organizzazione a cui si devono i premi più importanti dello spettacolo è però evidentemente tornata sui propri passi, forse pensando che alle 2.500 persone, tra candidati e ospiti (esclusi quindi presentatori e performer che si esibiranno durante la serata), che si “assembreranno” al Dolby Theatre sarebbe stato meglio richiedere una prova di vaccino somministrato regolarmente.

Perché non è richiesto il vaccino a presentatori e artisti

La domanda sorge spontanea: come mai l'obbligo vaccinale all'interno del Dolby Theatre non è assoluto e non è, diciamo, "democratico"? Come mai c'è qualcuno che può sottrarsi alla regola che vale per la maggior parte dei presenti alla notte degli Oscar, d'accordo, ma non proprio per tutti? A spiegarcelo è sempre Variety, che riporta le informazioni avute da alcune fonti vicine all’Academy.

Secondo queste voci attendibili, il motivo per cui non si richiederà il vaccino ai presentatori e agli artisti che si esibiranno durante l'evento è da ricercare nell'accordo di ritorno al lavoro in era Covid.
Si tratta di un accordo stipulato tra Alliance of Motion Picture and Television Producers e i sindacati.

“L'accordo offre alle società di produzione la possibilità di imporre le vaccinazioni Covid -19 per la Zona A - il cast della produzione e la troupe che lavorano a stretto contatto con gli attori - ma non è un requisito”, spiega Variety.

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La cerimonia degli Oscar

La cerimonia degli Oscar di quest'anno vedrà arrivare all'interno del Dolby Theatre di Los Angeles 2.500 persone, tra nominati e ospiti.
Ricordiamo che solitamente il teatro può contenere più di 3.300 persone, quindi per questa edizione si tratterà di un pubblico leggermente contingentato.

Secondo il New York Times, gli ospiti e i candidati seduti nelle sezioni dell'orchestra e del parterre non saranno obbligati a indossare alcun tipo di Dpi. Ad avere l'obbligo di indossare la mascherina potrebbero essere soltanto coloro che siederanno nel mezzanino, dal momento che saranno situati in una posizione in cui sono più ravvicinati tra loro.

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I casi diminuiscono nell'area di Los Angeles

Il motivo di questo allentamento delle misure di sicurezza, con un'osservanza minore delle regole per contenere l'emergenza sanitaria, è da ricercare nella diminuzione di casi di Covid, che in questo periodo stanno scendendo sensibilmente nell'area di Los Angeles.
Non soltanto la cerimonia degli Oscar ha scelto di allentare le politiche relative al Covid-19: anche molte altre aziende e parecchi eventi che si stanno per svolgere in California e dintorni ne seguono l'esempio.

A partire da questa settimana, i parchi a tema di Disney non richiederanno più di indossare le mascherine agli ospiti che sono in possesso di certificazione vaccinale completa.

Martedì 16 febbraio è stato dato un altro annuncio a tema allentamento restrizioni anti-Covid: il Coachella Festival ha rivelato che per partecipare ai concerti previsti dalla prossima edizione della kermesse musicale, che si terrà nel mese di aprile 2022, non verranno richiesti certificati vaccinali e nemmeno test.

Inoltre l'obbligatorietà di indossare i Dpi nei posti al chiuso verrà probabilmente revocata a Los Angeles alla fine di marzo, tuttavia non è stato ancora deciso se la fine dell'obbligo delle mascherine sarà fissata prima o dopo l'evento degli eventi, ossia la notte degli Oscar del 27 marzo.

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