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Cinema e tv, firmato protocollo: obiettivo è ripartire con produzioni entro fine giugno

Cinema

Bruno Ployer

Trovato un accordo tra imprese e sindacati per consentire la ripartenza di tutte le fasi di un'opera, dagli uffici al set.  Regole stringenti per garantire la sicurezza di tutti i lavoratori

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Il Protocollo per  il lavoratori del cinema e della Tv

Test subito prima di cominciare a girare e ripetizione del controllo almeno una volta a settimana. Sono le disposizioni specifiche per il cast contenute nel protocollo per la tutela dei lavoratori del settore cine-audiovisivo. E’ un documento sul quale le organizzazioni dei lavoratori, degli artisti, delle imprese di produzione cineaudiovisiva, degli autori hanno trovato oggi l’accordo. Il testo riguarda tutte le fasi della lavorazione di un’opera, dagli uffici al set e prevede in dettaglio i comportamenti, le responsabilità, le procedure da adottare, gli strumenti da utilizzare per evitare la possibilità di contagio da Covid-19 nella delicata fase di ripresa della produzione, in particolare sui set. A marzo tutti i set sono stati fermati e tra poco si potrebbe ripartire: a Cinecittà si sta lavorando per poter ricominciare fra poche settimane. Il protocollo sarà ora sottoposto alle istituzioni per l’approvazione. Valgono naturalmente anche per questo settore le misure di sicurezza cui siamo ormai abituati nella vita di tutti i giorni: distanza, mascherine, liquidi per il lavaggio delle mani, sanificazioni, ricambio dell’aria, controllo della temperatura. 

ATTORI E GENERICI

Vediamo anche qualche misura specifica, visto che sui set non è sempre possibile rispettare tutte le norme. Gli attori che, in base alla specificità del progetto e/o delle caratteristiche delle scene non possono operare nel rispetto delle distanze di sicurezza stabilite dal Governo, saranno sottoposti ai test scientifici più affidabili per escludere la positività a COVID-19 immediatamente prima dell’inizio delle riprese che li interessano. Ripeteranno i test con cadenza almeno settimanale, anche in assenza di sintomatologia. Gli attori in scena e i membri della troupe dovranno mantenere le distanze di sicurezza durante la recitazione. Le distanze dovranno essere mantenute anche tra gli attori stessi, ove possibile. Le scene che prevedono l’utilizzo dei generici che non possano indossare la mascherina dovranno essere ridotte al minimo indispensabile e adottando le precauzioni possibili, come recarsi sul set già pronti per le riprese, senza interazione con i reparti costumi, trucco, acconciatura. In caso di scene in cui non sia possibile garantire la distanza di sicurezza tra i generici, oppure tra i generici ed il cast, saranno previsti test preventivi per verificare l'eventuale positività al Covid-19 (LO SPECIALE - GRAFICHE) . Sui set sono previsti medici competenti per l’applicazione delle indicazioni delle Autorità Sanitarie, e delle valutazioni del caso. Cosa succede se vengono riscontrati sintomi compatibili con COVID-19 (febbre, tosse o sintomi simil-influenzali) in una persona che opera sul set? Accesso vietato alla persona stessa; esecuzione del tampone e isolamento; sanificazione del set. Se poi dovesse riscontrarsi una positività al tempone: accesso al set vietato per la persona e per i contatti stretti, che saranno sottoposti anch’essi al  tampone. Ci sarebbe poi la sanificazione del set. Tornare a lavorare nello staff sarà possibile alla guarigione, cioè alla negatività del tampone ripetuto a distanza di 24 ore.

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COSTUMI E TRUCCO

Anche i costumi e il trucco presentano problemi particolari. Per limitare il rischio di trasmissione dell’infezione i costumi di scena saranno individuali e non condivisi dai singoli attori/generici, finché non saranno stati igienizzati. Gli strumenti utilizzati per truccare, pettinare e microfonare gli attori dovranno essere monouso oppure a uso esclusivo dei singoli componenti del cast oppure igienizzati dopo ogni utilizzo e a fine giornata. 

 

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