L’edizione numero 18 avrà luogo a Reggio Emilia dal 5 al 18 novembre. Al Festival 2019, che ha ottenuto il patrocinio del Consiglio d’Europa, sono in arrivo cortometraggi e ospiti da tutto il mondo. E una dedica speciale al capolavoro di Ridley Scott
Dall’Afghanistan all’Australia, dagli Emirati Arabi all’Indonesia, dalla Mongolia al Sud Africa et ultra: provengono da settantacinque diversi Paesi i cortometraggi che, nel corso di una storia quasi ventennale, il Reggio Film Festival ha visionato e selezionato. Il programma dell’edizione 2019, che avrà luogo a Reggio Emilia dal 5 al 18 novembre e che ha ottenuto il patrocinio del Consiglio d’Europa per la lunghissima attività di "sensibilizzazione del pubblico e promozione della diversità culturale", è la risultante di un intenso, ininterrotto ascolto delle pulsioni e dei bisogni della società. Per questo preciso motivo l’edizione in arrivo è dedicata ai temi della tutela ambientale.
Il programma dell’edizione 2019 è più che mai vario, pensato per incontrare pubblici con aspettative, curiosità e bisogni culturali diversi. La sintesi tra storia del Cinema e urgenze ambientali è rappresentata da Blade Runner di Ridley Scott, capolavoro del 1982 cui si affiancherà un incontro internazionale per interrogarci su come il cinema possa concretamente contribuire alla salvaguardia del Pianeta. Verrà inoltre presentato il docufilm canadese Antropocene - L'epoca umana di Jennifer Baichwal, Edward Burtynsky e Nicholas de Pencier.
In collaborazione con la Libreria Punto Einaudi - Strand saranno proposti una serie di incontri con l’autore tra cui Ivano Marescotti, che presenterà il suo recentissimo libro Fatti veri. Racconti autobiografici e Paolo Rumiz, con Cronache di un viaggiatore impenitente. Non mancheranno l’arte coreutica, con la Festa della Danza e del Cinema organizzata da Fondazione Nazionale della danza - Aterballetto, il teatro, con il debutto assoluto di Saluti dalla Terra del Teatro dell’Orsa e la musica, con l’atteso concerto-spettacolo a tema ambientale del musicista e cantautore Massimo Zamboni.
Ma il cuore del Festival rimane il cinema, con cortometraggi da tutto il mondo che verranno proiettati in diversi spazi della città. Per l’edizione 2019 sono giunte 1.700 opere da selezionare. Sarà presente la sezione speciale Città Mondo, riservata a quelli dedicati al dialogo interculturale e, d’intesa con l’Associazione Iniziativa Laica, verrà riproposta la sezione speciale Laicità. Cinfermate la sezione Family per i corti dedicati a bambini e famiglie e la sezione Spazio Libero, per esprimere al meglio la propria creatività. Continua l'attività di workshop, tra cui quello ormai consueto condotto dal regista bosniaco Ado Hasanovic e quello sulla direzione della fotografia nell’era del digitale, per avvicinare questo mondo dalle più diverse prospettive, tecniche e poetiche. Numerosi forum, approfondimenti e incontri, anche coi ragazzi dei Fridays for Future di Reggio Emilia. Da una giuria di esperti sarà assegnato il Premio al Miglior Cortometraggio. Sono previsti altri riconoscimenti, e non mancherà il consueto Premio Giuria Popolare, che permetterà al pubblico in sala di votare il corto migliore. L’ingresso a tutte le iniziative, fatta eccezione per alcuni workshop, è gratuito.