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Strange But True e gli altri capitoli top del genere teen-romance

Cinema

Camilla Sernagiotto

Strange But True è il thriller diretto da Rowan Athale con Margaret Qualley nel cast che arriverà nelle sale italiane il 12 settembre. Un giallo ambientato la notte del ballo del liceo che unisce il genere romantico adolescenziale a quello thriller. Da Twilight a Lady Bird, ecco gli altri titoli imperdibili della categoria per teenager
 

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L’adolescente che si annida in noi non ci lascia mai, peggio del fanciullino pascoliano.

Ed è per questo che il genere teen va così tanto al cinema: non solo per veri adolescenti ma per chiunque ami le storie che "shakerano" giovinzza, ormoni, prime esperienze sessuali e problematiche che vanno dai brufoli al bullismo.

Un esemplare perfetto di questa categoria filmica è Strange But True, il thriller diretto da Rowan Athale e distribuito da Notorious Pictures tratto dal romanzo omonimo di John Searles.

Interpretato da Nick Robinson, Amy Ryan, Greg Kinnearm, Connor Jessup, Mena Massoud e Margaret Qualley (nel cast di OnceUpon a Time in Hollywood diretto da Quentin Tarantino e nel cast della serie televisiva The Leftovers), questa pellicola può contare non solo su una parata di giovani attori da chapeau ma anche su una storia davvero originale.

Non si tratta infatti della solita love story tra liceali fatta di tira e molla, delusioni e lacrime amare che colano su gote acneiche: Strange But True mescola il romance da teenager al thriller ansiogeno effetto cardiopalma!


Dopo il ballo di fine anno, Melissa (interpretata da Margaret Qualley) e Ronnie (interpretato da Connor Jessup) trascorrono una notte romantica insieme, la prima per lei.
Tornando a casa, i due rimangono coinvolti in un grave incidente automobilistico che causerà la morte di lui.
Cinque anni dopo quella sera, Melissa si presenta a casa della famiglia del suo defunto ragazzo incinta di quasi nove mesi.
E con una rivelazione che lascerà tutti a bocca aperta: è convinta che il suo bambino sia di Ronnie.
Lo afferma con convinzione, assicurando di essere stata con un solo uomo nella sua vita, Ronnie appunto.
Parla di miracolo ma in realtà un segreto agghiacciante si cela dietro a questa storia intrisa di suspense e ombreggiata da sfumature oscure.

Un film perfetto per chi adora le tinte rosa sapientemente miscelate con quelle gialle, in un pastiche cromatico e cinematografico che ha come vero colore dominante uno solo: il rosso. Rosso sangue.

Il fil rouge del blood che cola si intreccia con quello delle tematiche tipiche della verde età della giovinezza, fatta di rossori di gote per l’imbarazzo delle prime cotte ma anche di storie intense.

Questi temi sono quelli trattati da tanti capolavori del genere teen-romance.

Ne è un esempio la saga cinematografica di Twilight e in particolare il suo capostipite uscito nel 2008, Twilight appunto.

La storia d’amore tra Bella, la liceale appena trasferitasi nella cittadina di Forks, e l'intrigante Edward Cullen che cela un segreto dietro a quel fare schivo e insolito ha fatto storia.
Non poteva che essere una pellicola teen friendly dato che i due personaggi protagonisti hanno 17 anni, con la piccola differenza che Edward ce li ha però dal 1918…
Trattasi infatti di un vampiro buono, un “draculoide” che ha scelto assieme alla sua famiglia di non nutrirsi di sangue umano ma solo animale.

Un altro esempio di teen movie è Noi siamo infinito. Diretto da Stephen Chbosky (anche autore del bestseller da cui è tratto) e con Logan Lerman ed Emma Watson nel cast, racconta di Charlie, un ragazzino schivo e alquanto nerd che dopo dolorose perdite e un passato difficile riuscirà finalmente a vivere alla grande i suoi 16 anni grazie a Patrick e Sam. Patrick è gay e Sam è una giovane disinibita e disinvolta che ne ha provate di tutti i colori (e di tutti gli stupefacenti) al primo anno di liceo.

C’è poi Colpa delle stelle del 2014 che racconta di Hazel Grace, una ragazzina di 17 anni interpretata da Shailene Woodley che soffre di vari tumori disseminati fra la tiroide e i polmoni. Augustus Waters (interpretato da Ansel Elgort) ha 18 anni e una gamba artificiale causata da un cancro osseo. Si incontrano e hanno un vero e proprio colpo di fulmine.
Ciò che più li avvicina non è la malattia ma un modo diverso di affrontare la vita rispetto a chi è sano o apparentemente tale. Il loro scudo è il sarcasmo e il non perdere mai la voglia di parlare.

Anche Città di carta del 2015 è un teen movie a tutto tondo: i protagonisti sono Quentin (interpretato da Austin Abrams) e Margo (aka Cara Delevingne), due liceali che si conoscono fin da bambini perché vicini di casa.

Una volta cresciuti, però, le loro strade si dividono: non il viottolo di casa, d’accordo, ma l’ingresso della scuola, quello sì.
Lei infatti diventa la più cool del liceo, la reginetta del ballo o cheerleader che dir si voglia, insomma la più ambita della scuola. E lui invece, all’opposto, sarà incoronato nerd numero uno.

Le loro strade si incroceranno di nuovo quando Margo avrà bisogno del suo talento da hacker per vendicarsi di alcuni compagni e Quentin scoprirà definitivamente ciò che già in cuor suo sapeva: è pazzo di lei! Ma Margo il giorno dopo sparirà misteriosamente, trasformando il suo spasimante in un detective pronto a tutto pur di ritrovare il suo grande amore.

C’è anche Lady Bird, il capolavoro diretto nel 2017 dalla giovane Greta Gerwig con Saoirse Ronan e Laurie Metcalf protagoniste.

Saoirse Ronan interpreta Christine, una ragazza che rinnega il nome di battesimo e si autoproclama Lady Bird. Vive a Sacramento ma la odia con tutto il cuore, sognando di volare a New York per spiegare finalemnte le ali e spiccare il volo.

Il padre disoccupato l’asseconda e vorrebbe che lei inseguisse i suoi sogni mentre la madre infermiera la vorrebbe con i piedi più per terra, a dispetto del nome Lady Bird e dei voli pindarici tipici degli adolescenti.


Tuo, Simon (2018) invece tratta la tematica del coming out e lo fa raccontando la storia di Simon Spier (interpretato da Nick Robinson), diciassettenne che ha un segreto che vorrebbe rivelare agli altri ma soprattuto a se stesso: è gay ma lo tiene nascosto a tutti.

Inizierà a capirsi, a conoscersi, ad accettarsi e finalmente ad amare e ad amarsi incominciando un appassionante scambio di mail con un compagno di scuola che rimane anonimo.

E come non citare A un metro da te, la pellicola toccante e commuovente diretta da Justin Baldoni nel 2019 con Cole Sprouse e Haley Lu Richardson. Narra la storia di Stella che è affetta da una malattia genetica, la fibrosi cistica, e per questo è costretta a lunghi periodi di degenza ospedaliera, nella speranza di un trapianto di polmoni.

Stella aggiorna continuamente il suo video blog (vlog, per l'appunto) raccontando la propria esperienza affinché altri nella sua stessa situazione possano trovare conforto e sostegno.

In ospedale conoscerà Will, anche lui affetto da una grave forma di fibrosi cistica che è disilluso e senza più speranze di vita. Finché non si innamora di Stella e tutto cambia: anche se non possono abbracciarsi né baciarsi, costretti a stare a un metro di distanza per non contrarre germi, batteri o virus per loro letali, sono determinati a trovare il modo di stare insieme.