In Evidenza
altre sezioni
Altro

Per continuare la fruizione del contenuto ruota il dispositivo in posizione verticale

Welcome Home: il nuovo thriller psicologico e i capostipiti del genere

Cinema

Camilla Sernagiotto

L’icona sexy Emily Ratajkowski assieme a Riccardo Scamarcio e ad Aaron Paul sono protagonisti del thriller Welcome Home, dall'11 luglio nelle sale italiane. Aspettando questo attesissimo giallo coinvolgente, ecco tutti i più illustri precedenti del genere che ha fatto del thriller psicologico un cult
 

Condividi:

Il genere thriller è uno dei più amati del grande schermo. E il sottogenere del thriller psicologico lo è ancora di più: trame coinvolgenti, ritmi sincopati, storie che ipnotizzano e avviluppano lo spettatore nella matassa che pulsa di suspense…
Un perfetto cocktail che mia alla perfezione tutti questi ingredienti del thriller è Welcome Home, attesissimo film che dall’11 luglio sarà nelle sale italiane.

Diretto da George Ratliff, ha un cast che dire eccezionale sarebbe riduttivo: l’eccezione sta infatti nel riunire in un unico set la top model e icona sexy del nostro tempo Emily Ratajkowski, il mitico Aaron Paul (l’indimenticabile Jesse Pinkman di Breaking Bad diventato un personaggio - e di conseguenza anche un attore - di culto) e, dulcis in fundo, il corrispettivo maschile e italiano della Ratajkowski: il nostro Riccardo Scamarcio, indiscussa icona sexy del nostro tempo e del nostro Paese.
E Scamarcio vestirà gli inediti panni del cattivo…

Emily Ratajkowski e Aaron Paul interpretano Bryan e Cassie, una coppia di americani che per superare una crisi del loro rapporto decidono di prendere in affitto una romantica villa nella campagna italiana tramite il sito web Welcome Home.
I due non si aspetterebbero mai e poi mai di diventare le vittime dei piani perversi del misterioso vicino di casa. Proprio lui: Scamarcio.

Un thriller ricco di suspense e colpi di scena, una storia puntellata di inganni e fatta di manipolazione, tradimenti e ossessioni. La trama creerà una vera e propria ragnatela in cui i due protagonisti, come mosche inermi, finiranno per essere intrappolati, incastrati in un piano che ha del diabolico.
Bryan e Cassie si ritroveranno coinvolti in una sexy e pericolosa caccia al topo dove scopriranno a loro spese che la persona che ami di più potrebbe essere quella di cui fidarsi di meno…

Le premesse per un vero gioiello da incastonare nella parure di capolavori del genere ci sono tutte.

Welcome Home si aggiunge a una lista di eccellenze filmiche del filone thriller psicologico che hanno contribuito a rendere questo sottogenere uno dei più gettonati al botteghino.
Uno dei maestri del brivido di matrice psico-thriller è ovviamente lui, David Lynch.
Il suo Mulholland Drive (2001) è da annoverare tra i capolavori imperdibili, con Naomi Watts e Laura Harring come protagoniste.
Rita a causa di un incidente automobilistico (avvenuto sulla Mulholland Drive di Hollywood messa a titolo) perde la memoria così Betty Elms, un'attrice appena arrivata dall'Australia e in cerca di gloria, cercherà di aiutarla a ritrovare la memoria e con essa la propria identità. Ma le cose non andranno come ci si aspetterebbe… Anche in questo caso la manipolazione e l’inganno sono il fil rouge con cui viene intessuta la trama da un lato e la tela del ragno dall’altro.

Spesso i thriller psicologici hanno vittime femminili ma anche carnefici donne. Un altro esempio è Attrazione fatale, la pellicola diventata cult diretta da Adrian Lyne nel 1987 con Glenn Close e Michael Douglas.
Douglas interpreta l’avvocato di Manhattan che ha un'avventura di un solo fine settimana con la manager di una casa editrice, interpretata da Glenn Close. Dopo il week-end, lui torna da sua moglie e alla normalità. Ma per l’amante le cose non rientrano affatto, anzi: la donna non si rassegna, tenta il suicidio, inizia poi un’esasperante persecuzione ai danni di lui e arriverà a tentare di uccidere la moglie dell’oggetto delle sue perverse attenzioni.

Gelosia, ossessione: ecco le vere prime donne dei thriller psicologici.
A fare da filo conduttore a una trama che ancora lascia basiti e in stato confusionale è appunto la gelosia ossessiva di Eyes Wide Shut, capolavoro del 1999 di Stanley Kubrick.
La storia di follia e ossessione sessuale di una coppia felicemente sposata, interpretata dagli allora davvero coniugi Tom Cruise e Nicole Kidman (la cui crisi coniugale incomincerà proprio dopo la partecipazione a questo film) viene raccontata da Kubrick facendo vivere allo spettatore un viaggio onirico dalle tinte angoscianti.
A fare da compagni di viaggio ci sono proprio loro, Tom Cruise e Nicole Kidman che interpretano marito e moglie che si avventureranno in un iter psicologico all’interno delle loro stesse identità.

Un’ossessione e una gelosia diverse ma ugualmente logoranti sono quelle che stanno alla base del film Il Cigno Nero (2010) di Darren Aronofsky. 
Natalie Portman e Mila Kunis sono le due protagoniste di questo capolavoro che scava nei meandri labirintici e nelle anse più impervie della mente umana. 
A New York una compagnia di balletto sta allestendo "Il lago dei cigni" e il regista Thomas Leroy decide di sostituire la prima ballerina Beth con Nina. Ne "Il lago dei cigni" sono previsti i ruoli dell'innocente cigno bianco, adatto a Nina, e del sensuale cigno nero, più adatto a Lily. La rivalità tra le due ballerine porterà Nina a fare esplorare il suo lato oscuro senza la certezza che Lily sia una vera nemica, ma solo frutto della sua mente, facendo nascere in lei un'ambigua ossessione.

E ancora una volta è una donna a architettare un paio diabolico, nato da una mente perversa: stiamo parlando di Gone girl - L’amore bugiardo (2014) di David Fincher con Ben Affleck e Rosamund Pike. 
Tratto dal bestseller di Gillian Flynn, il thriller vede protagonista Nick Dunne (Ben Affleck) che dopo cinque anni di matrimonio vedrà sparire nel nulla sua moglie. Una sparizione avvolta nel mistero che vedrà proprio lui diventare il sospettato numero uno… Ma le cose non sono mai come sembrano, soprattutto quando in mezzo c’è una donna ferita (nel cuore o nella mente, s’intende).

In Elle, il film diretto da Paul Verhoeven nel 2016 con protagonisti Isabelle Huppert e Laurent Lafitte, la femminilità come parte attiva del thriller psicologico è messa addirittura a titolo. Ma in questo caso Michelle, la protagonista interpretata da Isabelle Huppert, non è carnefice bensì vittima. Eppure varcare poi la linea di confine tra le due figure antitetiche non è così difficile, come questa pellicola dimostra.
Michelle è la proprietaria di una società che produce videogiochi che rimarrà vittima di un stupro nella sua abitazione ma non denuncerà l'accaduto, continuando la sua vita come se nulla fosse accaduto. Fino a quando lo stupratore non tornerà e la donna inizierà con lui un gioco pericoloso e perverso.

Come non citare anche Animali Notturni (2016 ) di Tom Ford con Amy Adam e Jake Gyllenhaal?
Una "storia dentro una storia", con una trama fatta a bambola matrioska in cui la prima parte segue una donna di nome Susan che riceve un manoscritto dal suo ex marito, un uomo che ha lasciato 20 anni prima e che ora chiede la sua opinione. Il secondo elemento segue invece il manoscritto reale, chiamato "Nocturnal Animals", che ruota attorno a un uomo la cui vacanza in famiglia diventerà violenta e addirittura mortale.
Si continuerà a seguire la storia di Susan che si ritroverà a ricordare il suo primo matrimonio e ad affrontare alcune oscure verità che la riguardano.
Anche il questo caso la donna è il fulcro del genere psico-thriller, filone la cui profondità d’introspezione e ambiguità tipiche dell’essere donna non possono certo fare a meno della presenza femminea come base della trama.

E aspettiamo ora di vedere la presenza femminea più magnetica che ci sia, quella di Emily Ratajkowski nel film Welcome Home che sarà dall'11 luglio nelle sale italiane!