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Tre manifesti a Ebbing, Missouri: una prima tv da Oscar su Sky Cinema Uno

Cinema

Appuntamento, in prima tv, domenica 30 dicembre alle 21.15 su Sky Cinema Uno - Due Oscar® 2018, alla protagonista Francis McDormand e al non protagonista a Sam Rockwell, quattro Golden Globe e Miglior sceneggiatura al Festival di Venezia per il dramma teso e sarcastico diretto da Martin McDonagh (7 Psicopatici, In Bruges).  Nel cast anche uno strepitoso Woody Harrelson.

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A un western non necessitano per forza cinturoni e minacciose pistole Colt da esibire. L'anima di questo genere vive nella provincia americana ancora adesso, nonostante centri commerciali e catene di fast food. Così quello che accade nella straordinaria black-comedy Tre manifesti a Ebbing, Missouri' del regista irlandese Martin McDonagh, in onda per la prima volta in tv domenica 30 dicembre alle 21.15 su Sky Cinema Uno, appare del tutto normale, anche se si vede la straordinaria protagonista, una Frances Louise McDormand da Oscar, scimmiottare la camminata di John Wayne.

Cosa accade nel film? Dopo mesi in attesa di trovare il colpevole dell'omicidio della figlia adolescente bruciata e stuprata, Mildred Hayes (McDormand) noleggia tre cartelloni pubblicitari sui quali piazza altrettanti messaggi contro il 'fermo indagini' sulla morte della figlia. Da qui tutta una serie di infiniti sviluppi dei personaggi - come l'autorevole capo della polizia locale William Willoughby (Woody Harrelson) e il suo vice Dixon (Sam Rockwell), immaturo, violento e mammone - per raccontare la provincia degli States tra razzismo e omofobia.

Un film da non perdere che ha regalato due Oscar a Frances McDormand come migliore attrice e l’altro a Sam Rockwell come Miglior attore non protagonista Inoltre la pellicola ha vinto quattro Golden Globes tra cui miglior film drammatico, migliore attrice (Frances McDormand), miglior attore non protagonista (Sam Rockwell) e miglior sceneggiatura (Martin McDonagh), la migliore sceneggiatura alla Mostra di Venezia, premio del pubblico a San Sebastin 2017 e al Toronto Film Festival 2017,

Il regista - premio Oscar nel 2006 per il miglior cortometraggio (Six Shooter) - ha avuto modo di dire come al centro del film ci sia l’umanità, "quella che è un po' in tutti noi. Anche la protagonista è allo stesso tempo un'eroina e un'anti-eroina.  comunque sbagliato vedere questo film come un lavoro che parla di razzismo. È vero che ci sono personaggi razzisti, violenti, ma vanno capiti i loro motivi, in fondo c’è tanta umanità anche in ognuno di loro".

Frase cult quella del capo della polizia locale, William Willoughby (Harrelson), quando Mildred Hayes gli chiede di liberarsi dei poliziotti razzisti nella sua squadra: "Se lo facessi ne rimarrebbero operativi solo tre: gli omofobi".