Domenica 11 febbraio arriva in prima tv su Sky Cinema Uno il nuovo film con e di Claudio Amendola, che segue le vicende di quattro detenuti che escono dal carcere per un permesso di due giorni.
Si era già fatto apprezzare alla regia con la commedia La mossa del pinguino, ma adesso Claudio Amendola ha deciso di cambiare registro e di darsi al dramma. Il risultato? Un pugno dritto nello stomaco come Il permesso – 48 ore fuori, film in prima visione tv domenica 11 febbraio alle 21.15 su Sky Cinema Uno.
Toni da noir e attenzione alle tematiche sociali caratterizzano questa seconda prova alla regia di un attore che non ha certo bisogno di presentazioni. Ma Amendola non si accontenta e oltre che a dirigere Il permesso ne è anche uno degli interpreti principali. Con lui sul set il divo Luca Argentero e i giovani e bravi Valentina Bellè e Giacomo Ferrara.
I quattro attori interpretano altrettanti carcerati della prigione di Civitavecchia, a cui viene concesso un permesso di 48 ore durante le quali possono fare ritorno a casa. Se però trascorso questo tempo non si ripresenteranno in carcere, verranno considerati latitanti.
I protagonisti de Il permesso – 48 ore fuori sono quattro personaggi molto diversi tra loro, che non si conoscono e provengono da background molto differenti. Tra loro ci sono un criminale di vecchia data, un rapinatore, una ragazza di buona famiglia finita dentro per traffico di droga e un uomo condannato ingiustamente.
Eppure, nonostante le differenze, sembrano accomunati dal medesimo destino. Ognuno di essi durante questo breve permesso dovrà cercare di riprendere contatto con la realtà da cui è rimasto chiuso fuori il giorno in cui è stato portati in carcere.
Asciutto e diretto nella regia, Claudio Amendola confeziona un film ben strutturato, in cui ognuna delle storie raccontate è funzionale all’equilibrio (e al significato) complessivo della trama. Un equilibrio che funziona anche grazie all’eguale bravura dei quattro attori protagonisti.