In Evidenza
altre sezioni
Altro

Con Sky Cinema, Popolizio e Matano professori di storia per un giorno allo IULM

Cinema

Massimo Vallorani

Massimo Popolizio e Frank Matano, interpreti del film Sono Tornato (dal 1° febbraio nei cinema con Vision Distribution) sono stati protagonisti di una lezione-intervista condotta da Gianni Canova, nel corso della quale hanno raccontato agli studenti dello IULM di Milano la loro esperienza nel film di Luca Miniero in cui si immagina il ritorno di Mussolini nell’Italia di oggi. Appuntamento martedì 30 gennaio alle 20.30 su Sky Cinema Uno

Condividi:

“Ci sono dei film che sono divisi tra riso e pianto, ironia e sgomento, stupore e incredulità. Sono pellicole importanti perché mentre ci fanno sorridere annusano i nostri umori più profondi misurando la febbre di un intero corpo sociale” Con queste parole Gianni Canova ha introdotto la sua personalissima lezione di Cinema dedicata a Sono Tornato (nei cinema dal 1°febbraio con Vision Distribution). La versione intergale della puntata del Cinemaniaco incontra andrà in onda martedì 30 gennaio alle 20.30 su Sky Cinema Uno.

Insieme a Gianni Canova sul palco dell’Auditorium dello Iulm di Milano erano presenti Massimo Popolizio e Frank Matano, protagonisti di una pellicola che indubbiamente non potrà non far discutere.

La pellicola, per la regia di Luca Miniero, per chi non sapesse ancora immagina l'apparizione in Piazza Vittorio a Roma di Benito Mussolini. È un Duce con il volto e l'espressione di un brillantissimo Massimo Popolizio, che confusamente si fa strada per le vie della Capitale tra bambini immigrati che parlano romano, uomini che si baciano, turisti che vogliono farsi un selfie con lui pensando di trovarsi all'ennesimo attore comico in cerca di pubblicità. Ad affiancare “Il Duce” Popolizio, Frank Matano nelle vesti di Andrea Canaletti, regista di documentari un po’ sfigato che immagina di aver svoltato avendo incontrato un comico che imita perfettamente Mussolini.

Una coppia assolutamente perfetta nel film, a suo agio anche davanti agli studenti dello Iulm di Milano, a cui i due attori hanno cercato di spiegare, senza raccontare troppo del film, che cosa comporterebbe se Benito Mussolini ricadesse nella nostra Italia di oggi, smarrita e delusa, senza punti di riferimento, con gli italiani alla costante ricerca di qualcosa o qualcuno capace di prenderli per mano e guidarli. In fondo, come dice lo stesso Popolizio, questo è un film sugli italiani e non sul Duce o su una presunta paura per una futura dittatura.

Invece le parole e gli slogan di questo Mussolini ricaduto assurdamente sulla Terra (assolutamente non inventate ma storicamente pronunciate) sono parte di un Dna tutto italico, insite in noi, intrinsecamente e tristemente nostre. Su tutto sembra incombere quella mancanza di memoria collettiva verso quel passato tragico che è stato il ventennio fascista.

Un’opportunità doverosa di cui si è fatto carico un film riuscitissimo come Sono tornato, capace di parlare a tutti e anche alle giovani generazioni. Come quelle presenti allo Iulm di Milano, rapite da una lezione che è andata oltre il cinema affrontando tematiche come la libertà e la nostra coscienza storica.