Oceania, il nuovo, avventuroso film Disney sbarca su Sky Cinema Uno, lunedì 27 novembre alle ore 21.15. Una serata imperdibile per grandi e piccini alla scoperta del meraviglioso mondo di Vaiana, figlia del capo tribù in una piccola isola polinesiana, che sola potrà salvare la sua gente dalla scomparsa, attraverso un viaggio in zattera a tu per tu con l’Oceano
Un’avventura tra le onde, è quella che va in scena lunedì 27 novembre alle ore 21.15 su Sky Cinema Uno con Oceania, il nuovo film d’animazione targato Disney.
Protagonista della pellicola dai colori vivaci e dalle immancabili colonne sonore è Vaiana, figlia del capo tribù Maori su di un’isola polinesiana. Sin da piccola, la ragazza ha un particolarissimo rapporto con l’Oceano, suo amico, e sente forte e chiaro il richiamo del mare. A nutrire la sua fantasia e la sua voglia di avventure è la nonna Tala, mentre il padre vorrebbe per lei una vita tranquilla, sulla terra ferma.
A spingere Vaiana al classico viaggio, nucleo di ogni storia che si rispetti, non è la ricerca dell’amore, né quella di libertà (quella ce l’ha già e nessuno contesta il suo ruolo di futura capo tribù) bensì l’affetto per il suo popolo, che rischia di scomparire a causa di un oscuro male.
Come in ogni lungometraggio Disney , ovviamente, Vaiana avrà compagnia: quella di un egocentrico semidio di nome Maui e di un galletto disfunzionale chiamato Hei Hei. I due improbabili amici non saranno fonte di rivelazioni per la ragazza, bensì sarà lei ad aiutarli e rimetterli sulla retta via.
Provetta marinaia, luce di un popolo che da anni, per oscuri motivi, ha smesso di fare ciò che ne definiva la natura, ovvero avventurarsi per mare, la figlia del capo dagli occhi grandi è simbolo di forza e coraggio, di girl power che non viene conquistato, perché è dato per scontato in questo mondo affacciato sull’oceano.
Nulla è lasciato al caso, in questa storia che appassionerà grandi e bambini, in cui si celebra la cultura polinesiana. Basti pensare che per la sua realizzazione, i registi Ron Clements e John Musker si sono recati nel Pacifico per ricreare quanto più fedelmente possibile gli scenari naturali, la lingua, la cultura, i tatuaggi con l’aiuto di antropologi, linguisti, artisti e pescatori locali.