Youth, affresco sulla vecchiaia e il tempo passato
CinemaIl regista premio Oscar Paolo Sorrentino dirige un cast stellare capitanato da un magistrale Micheal Caine e dall’impareggiabile Harvey Keitel. Fred, compositore in pensione e Mick, regista in fase calante, sono amici da una vita e si ritrovano come ogni anno a trascorrere un periodo di vacanza in un lussuoso Hotel tra le Alpi Svizzere. Appuntamento, in prima tv, su Sky Cinema 1, domenica 3 aprile alle 21.10
Un affresco sulla vecchiaia, sul tempo, sui ricordi, sull'amore, raccontati da chi, come capita agli artisti, non invecchia davvero mai, tranne che nel corpo. Un campionario di teatrini dal sapore tipicamente felliniano, ma con impegnativi dialoghi, in un albergo di montagna fuori dal mondo da parte di due anziani che hanno una prospettiva breve. Così si potrebbe riassumere Youth-La giovinezza di Paolo Sorrentino, in onda su Sky Cinema 1, in prima tv, domenica 3 aprile alle 21.10.
Protagonisti su tutti, Fred Ballinger (Michael Caine) nel ruolo di un ottantenne direttore d'orchestra e Mick Boyle (Harvey Keitel) in quello di un regista, suo coetaneo e consuocero. Insieme a loro la figlia di Fred, Lena (Rachel Weisz) appena lasciata dal marito, e un attore Jimmy Tree (Paul Dano), coetaneo in cinismo e intelligenza di Fred e Mick. E ancora un cameo di Jane Fonda, nei panni di Brenda Morel, star che ora preferisce i soldi della tv a quelli del cinema.
Sullo sfondo di questo film anche un simil-Maradona super imbolsito, una Miss Universo (Madalina Ghenea) bella e non stupida; un monaco tibetano con voglia di levitazione; un Hitler
impegnato da una colazione e poi la grande assente del film: l'amata moglie di Fred, Melania (Sonia Gessner).
Tante suggestive immagini e musiche David Lang) per raccontare il tempo che passa. Tra i teatrini del film, le lunghe conversazioni tra Fred e Mick sulla salute delle loro
prostate (''ho fatto solo poche gocce'' dice uno, "io anche meno" replica l'altro) e sulla vita passata e da vivere; lo sfogo di Lena per le assenze del padre e per il fatto di aver
massacrato la madre e, infine, ancora il sosia di Maradona melanconico che, dietro la sua enorme pancia, dice un inaspettato : "Penso al futuro".
In questo hotel, lo stesso dove Thomas Mann ha scritto La Montagna incantata, sono insomma tutti davanti al mistero della vita e di questo parlano e discutono come in dei flash. Tra le
immagini piu' belle, quella di Caine che di fronte al ricordo della moglie dice a se stesso: "grazie a te ho guadagnato tanti anni nella vita".
La pellicola, che è stata dedicata al regista Francesco Rosi, è stata presentata in concorso al Festival di Cannes 2015. Il film ha ottenuto ben 14 candidature ai David Di Donatello 2016