Linecheck, dieci anni di musica e incontri: Anna Zò ci racconta una realtà in crescita

Dieci anni di musica, incontri, realtà che si conoscono e uniscono: Linecheck unisce la musica a tanti livelli, e lo fa da tempo. Un traguardo frutto di tanto lavoro, ma che guarda già al futuro, affinché questa realtà diventi sempre più solida e riconosciuto. Anna Zò, codirettrice, ci ha raccontato molto di questa realtà che unisce la musica live a incontri con professionisti del settore, e che rappresenta un unicum nell’universo musicale italiano. Dieci anni di Linecheck: un traguardo importante, Anna È un anniversario importantissimo per noi. Siamo arrivati alla decima edizione di questa conferenza e Festival musicale: per una settimana in questi spazi di Base Milano durante il giorno si svolgono talk, workshop, panel che trattano i temi dell'industria musicale. La sera spazio al Festival con performance, dj set live che spaziano in diversi generi musicali. Un progetto nato dieci anni fa con l’idea di creare una piattaforma di incontro per i professionisti e le professioniste del settore musicale e di stabilire un incontro non solo a livello nazionale, ma anche a livello internazionale. In sostanza unire l’ecosistema italiano a quello europeo principalmente, ma sempre più speriamo anche globale. Un viaggio che sta diventando sempre più importante, una missione con dei valori che si rafforzano anno dopo anno. C’è ancora molto da fare ma noi siamo pronti. "Gender balance da noi una realtà" Il pop è sempre più donna, la musica è sempre più donna. Questo incoraggia anche voi di Linecheck, una realtà che da sempre dedica spazio alle donne della musica? Stiamo lavorando affinché tutto questo sia una realtà sempre più vera. Già da tre anni abbiamo lanciato un progetto europeo nato con l’idea di raggiungere la gender balance all’interno del settore musicale, sia a livello di organico di aziende musicali sia di line up, di speaker e panels all’interno degli incontri. È un tema che abbiamo sposato fin dall’inizio. Siamo ancora in un’epoca in cui servono manifesti, progettualità specifiche, servono una serie di misure per arrivare alla parità di genere…ma in realtà speriamo di arrivare a un momento in cui queste misure non saranno più obbligatorie perché trasformate in ordinarietà. È il nostro augurio ma soprattutto il nostro obiettivo. La musica è un tema importantissimo, al pari di tanti altri settori. La musica sposta economie. Anche voi, con Linecheck, state contribuendo a questo cambio di pensiero… È sicuramente quello che ha spinto la creazione di questo progetto e che spinge in generale tutte le progettualità dell’azienda che gestisce Linecheck, ovvero Music Innovation Hub, un’impresa sociale che nasce con un claim fortissimo: Music is social change. Questo enfatizza quanto la musica sia cambiamento sociale ed essa stessa veicolo di cambiamento sociale. Per noi è importante far percepire alle persone che già sono all’interno dell’ecosistema musicale, ma anche a chi si vuole avvicinare o a chi lo frequenta come consumatore e consumatrice, o music lover, quanto sia un sistema articolato e che ha dei valori solidi. Linecheck, tra volontari e opportunità La realtà dei volontari a Linecheck è molto forte. Sì, fortissima. È un’opportunità che tanti ragazzi e ragazze hanno per avvicinarsi al mondo della musica e degli eventi musicali, ci sono molti progetti che si concentrano proprio sulla formazione dei volontari stessi. Linecheck non è solo un festival musicale, ma c’è anche una parte molto forte dedicata al networking, alle conferenze: di fatto, è l’elemento che attrae di più i giovani che vogliono conoscere la parte occupazionale del music business. La nostra fortuna è poter dialogare con persone che hanno interessi effettivi su questo ecosistema e, quando possibile, li aiutiamo nell’inserimento professionale. Ogni anno apriamo questa call a cui rispondano più di cento persone, facciamo un po’ di filtro per incastrare disponibilità e interessi, c’è un responsabile dei volontari che nasce volontario e, io stessa, nasco come volontaria sette anni fa. I nostri volontari sono veramente la forza del festival, insieme al nostro team. "Auguro a Linecheck di essere sempre più riconosciuto" L’augurio che fai a Linecheck per i prossimi dieci, venti, trent’anni? Ne ho tantissimi, e tutti hanno pari importanza! Sicuramente l’essere sempre più riconosciuto a livello, istituzionale, industriale ma anche al livello della società per il valore che riesce a generare. Linecheck è una piattaforma, ma anche showcase, dj set, incontri, promoter…Una piattaforma per l’ecosistema musicale, ma anche un festival aperto al pubblico, alla città e a chi vuole scoprire un po’ di più di questo universo. Finita questa edizione, si inizia già a pensare alla prossima? Sì, esatto! Anche se, dopo il primo giorno di Linecheck 2024, abbiamo già iniziato a pensare all’anno prossimo. Sarà bellissimo!

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