La coscienza di Zeno al Teatro Carcano di Milano

Ultima sigaretta, ultima volta. Ultima sigaretta, ultima volta. Zeno è immediatamente riconoscibile, per chi avesse letto e amato il capolavoro di Svevo: nelle parole, movenze, accento e nell'ansia che trasmette Alessandro Haber. Un Zeno che ripercorre, come nel romanzo, la sua vita: soprattutto quella della sua mente. La programmazione "La coscienza di Zeno" è stato portato in scena per la prima volta nell'ottobre 2023 a Trieste, in occasione del centenario dell'opera di Svevo. Ha ripreso il tour in questa stagione, arrivando a Milano al Teatro Carcano dal 29 ottobre al 3 novembre. La scelta della messa in scena Lo spettacolo, con la regia di Paolo Valerio, è firmato dal Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia e da Goldenart Production. È infatti parte di un progetto di Valerio, direttore dello Stabile, che vuole recuperare e valorizzare il passato culturale di Trieste. Da qui la scelta di Italo Svevo. E della sua "coscienza". Un'opera non facile da mettere in scena. L'adattamento, nato dalla collaborazione fra Paolo Valerio e Monica Codena, personifica il flusso di coscienza del protagonista nei personaggi che fanno parte dei suoi ricordi: in primis, un giovane Zeno Cosini. Poi, suo padre sul letto di morte, le sorelle della famiglia Malfenti, tra cui quella che diventa sua moglie. L'amante Carla, il cognato Guido... Tutto questo supervisionato da uno splendido Haber che, seduto nella sua poltrona, annuisce, si inserisce nella narrazione, chiede agli attori di ripetere delle battute. "Scusate, scusate, ma qui me lo ricordavo un po' più nervoso". Ed ecco lì che il giovane Cosini ripete, secondo le indicazioni del suo alter ego cresciuto. "Bravo, bravo". Un ruolo che Haber si è cucito alla perfezione, incarnando le piccole manie di Cosini, a partire da quella del fumo. L'ambientazione Una scenografia semplice che, tramite la proiezione di figure sulle tende del teatro, permette di cambiare arredamenti e contesto dei luoghi in cui si svolge il tutto: la casa dei Malfenti, quella dell'amante Carla, l'attività commerciale del cognato Guido, la città. In mezzo a tutto, un'enorme quadro/schermo circolare, nel quale si sottolineano i personaggi o i momenti più importanti. E che si apre e si chiude con l'occhio indagatore e supervisore dello psicanalista di Zeno, il "Dottor S.", che nella narrazione è colui che decide di pubblicare le memorie del suo paziente in un moto di vendetta. La compagnia Molti gli attori sul palco, tanti quanti i protagonisti delle memorie di Zeno: Alberto Fasoli, Valentina Violo, Stefano Scandaletti, Ester Galazzi, Emanuele Fortunati, Francesco Godina, Meredith Airò Farulla, Caterina Benevoli, Chiara Pellegrin, Giovanni Schiavo. Tutti insieme rappresentano la coscienza di Zeno, che una sola volta arriva però anche sul palco a presentarsi. "Il mio suggeritore", scherza Haber, che con la sua ironia unisce e muove tutti i personaggi della sua mente.