A Vieste la 5° edizione del Festival Internazionale “Cristalda & Pizzomunno”
SpettacoloDal 13 al 17 luglio la musica classica risuonerà nella città pugliese, dall’omaggio a Richard Strauss alla tappa italiana del tour di Congyu Wang, pianista singaporiano di fama internazionale
Il Festival Internazionale di musica classica “Cristalda & Pizzomunno” di Vieste spegne la sua quinta candelina. Dal 13 al 17 luglio il comune nel cuore del Gargano torna a essere la casa della musica classica con un programma all’insegna del “romanticismo” e particolarmente ricco: dal concerto per pianoforte con voce recitante che celebra i 160 anni dalla nascita di Strauss, fino alle sublimi esibizioni del talentoso collettivo I Musici del Teatro alla Scala di Milano. In passato, al Festival - finanziato dall'Assessorato alla Cultura del Comune di Vieste, con la direzione artistica del Maestro Antonello d’Onofrio, e supportato dall’Accademia Musicale e dell’Associazione musicale Nuova Diapason - sono venuti artisti come Katia Ricciarelli, Violante Placido, Simona Atzori e Laura Morante.
IL PROGRAMMA
Si parte sabato 13 luglio 2024, all’Auditorium San Giovanni di Vieste. Per celebrare il compositore tedesco Richard Strauss, nato nel 1984, e la composizione del testo originale inglese di Tennyson (Enoch Arden), Valerio Premuroso e Alessandro Castellucci terranno un concerto per pianoforte e voce. Sempre all’Auditorium, lunedì 16, ci sarà il concerto per pianoforte solo di Maria Gabriella Mariani: pianista, compositrice e scrittrice, vincitrice di 5 Global Music Awards e del Premio del Senato della Repubblica italiana. Domenica 14 luglio, all’Anfiteatro Adriatico, è la volta di I Musici del Teatro alla Scala, un collettivo che accompagnerà i solisti Antonello D'Onofrio al pianoforte, Davide Alogna al violino e il soprano Renata Vari, diretti dal Maestro Alexander Frey. Infine, mercoledì 17 luglio, nella cornice del Castello Svevo di Vieste, la tappa italiana del tour mondiale del pianista singaporiano Congyu Wang e il suo Steinway and Soons.
LA LEGGENDA
Il nome del Festival arriva da una leggenda locale legata al monolite di 25 metri, in pietra calcarea bianca, situato presso la spiaggia del Castello. Secondo la leggenda, Pizzomunno era un pescatore innamorato di una bellissima ragazza, Cristalda, che venne rapita dalle sirene come ripicca perché il giovane non cedeva mai ai loro canti ammaliatori: Pizzomunno, non riuscendo a salvarla, si pietrificò per il dolore.