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Angelina Jolie su guerra: "In Israele atto di terrorismo, ma non giustifica bombe su Gaza"

Spettacolo
©Getty

In un post su Instagram l'attrice ha sottolineato la necessità di fare appello all'umanità per far cessare al più presto il conflitto in Medio Oriente

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L’umanità richiede un cessate il fuoco immediato. Le vite dei palestinesi e degli israeliani, e le vite di tutte le persone, contano allo stesso modo”. In un post su Instagram, Angelina Jolie ha condiviso la propria preoccupazione per il conflitto in Medio Oriente tra Israele e Hamas. La guerra è scoppiata in seguito agli attacchi terroristici scagliati dall’organizzazione palestinese il 7 ottobre, che hanno provocato migliaia di morti e il rapimento di numerosi ostaggi. In risposta, Israele ha sigillato la Striscia di Gaza e ha reagito con attacchi aerei. “Come milioni di persone in tutto il mondo, ho trascorso le ultime settimane in preda al malessere e alla rabbia per l’attacco terroristico in Israele, per la morte di così tanti civili innocenti, e mi sono chiesta quale fosse il modo migliore per aiutare” ha scritto l’attrice premio Oscar. “Anch’io sto pregando per il ritorno immediato e sicuro di tutti gli ostaggi e per le famiglie che portano il dolore inimmaginabile dell’assassinio di una persona cara. Soprattutto per i bambini uccisi e per i tanti bambini rimasti orfani”. Jolie ha proseguito: “Quello che è accaduto in Israele è un atto di terrore. Ma questo non può giustificare le vite innocenti perse nel bombardare una popolazione civile a Gaza che non ha un posto dove andare, non ha accesso a cibo o acqua, non ha possibilità di evacuazione e non ha nemmeno il diritto umano fondamentale di attraversare un confine per cercare rifugio”.

L'IMPEGNO UMANITARIO

Come riportato da The Hollywood Reporter, per vent’anni Jolie ha lavorato con l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati, dove ha organizzato campagne a sostegno delle persone sfollate di tutto il mondo. Entrata nell’organizzazione nel 2001 come ambasciatrice delle Nazioni Unite e nominata inviata speciale nel 2012, lo scorso anno l’attrice ha annunciato le proprie dimissioni allo scopo di affrontare una più ampia categoria di questioni umanitarie. Forte della propria esperienza, l’attrice ha spiegato che “la mia attenzione è rivolta alle persone sfollate a causa della violenza in qualsiasi contesto. Gaza ha una popolazione di oltre 2 milioni di persone (metà delle quali bambini), che hanno vissuto sotto un duro blocco per quasi due decenni, oltre a decenni di sfollamento e di apolidia”.

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L'IMPORTANZA DEGLI AIUTI

Come riportato da Associated Press, una settimana fa il valico di frontiera tra l’Egitto e Gaza è stato aperto per consentire l’ingresso nel territorio di una manciata di camion contenenti aiuti in una quantità giudicata dagli operatori umanitari insufficiente per affrontare una crisi umanitaria senza precedenti, un’opinione condivisa anche da Jolie: “I pochi camion di aiuti che stanno entrando sono una frazione di ciò che è necessario (e che veniva consegnato quotidianamente prima dell’attuale conflitto), e i bombardamenti causano ogni giorno nuovi disperati bisogni umanitari. Il rifiuto di aiuti, carburante e acqua sta punendo collettivamente un popolo”. L’attrice ha concluso con un appello: “Tutto ciò che serve a prevenire vittime civili e salvare vite deve essere fatto. Come molti ho donato per il soccorso medico. Ho deciso di supportare il lavoro di Medici Senza Frontiere e sto seguendo da vicino i loro aggiornamenti”.

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