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La compagnia teatrale L’intesa presenta ‘La superstizione è una cosa seria’

Spettacolo

Barbara Ferrara

L’esilarante commedia in due atti il cui ricavato sarà devoluto in beneficenza, va in scena domenica 22 ottobre presso il Cineteatro S.Giovanni Bosco di Trecella (MI). Per saperne di più sullo spettacolo (e non solo), abbiamo incontrato Paolo De Gregorio tra i fondatori della compagnia amatoriale che compie quest’anno 30 anni di attività. L’intervista 

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Nata nel 1993 a Cassano d’Adda in provincia di Milano, la compagnia teatrale L’intesa compie quest’anno 30 anni di attività e continua con lo stesso iniziale entusiasmo a proporre commedie e spettacoli comici, ogni anno diversi tra loro, attingendo dalla tradizione italiana per rivisitarli alla propria “originale” maniera. Del gruppo originario sono rimasti Paolo De Gregorio, Anna Panzera ed Elisa Tresoldi che sul palco e dietro le quinte, si avvalgono della collaborazione di altre persone.

"divertire divertendoci"

“In questi anni abbiamo calcato anche palcoscenici prestigiosi, quali il Manzoni di Monza, il teatro della Memoria di Milano, quello del Convitto di Maria Luigia di Parma, oltre a quello dello Zelig di Viale Monza. Numerose sono le date in Lombardia, ma anche in Emilia dove ci stiamo facendo conoscere”. Ma è soprattutto in altri tipi di contesti che la compagnia cassanese ama esibirsi, così come ci ha raccontato Paolo: “Amiamo portare i nostri spettacoli in realtà meno in vista come case di riposo per anziani, residenze sanitarie per disabili, situazioni più raccolte ma alle quali vogliamo prestare la dovuta attenzione, proprio perché magari chi ci vive ha meno possibilità di assistere agli spettacoli”. Senza contare il risvolto benefico: “Già da una quindicina di anni, mi sono fatto promotore di esibirci per beneficenza, devolvendo tutto il ricavato dei nostri spettacoli alle associazioni o alle realtà che si impegnano nel sociale: spesso le individuiamo per conoscenza diretta, altrettanto ultimamente veniamo sollecitati dalle stesse. Il gruppo ha accolto con entusiasmo la proposta e il nostro impegno, che inizia a settembre e termina nove mesi dopo, a giugno, è nell’ordine di uno spettacolo al mese”.

La compagnia teatrale L’intesa

l'intervista a paolo De Gregorio

Come la passione per il teatro si fonde con la tua professione?
Lavoro come Educatore Professionale presso la Residenza Sanitaria Disabili di Fondazione Sacra Famiglia Onlus, sede di Inzago, da 12 anni. Qui ho avuto la possibilità di portare le mie passioni, tra cui il teatro, e poterle condividere con gli ospiti di questa struttura che, a causa di patologie o incidenti, hanno bisogno dell'ausilio della carrozzina per i loro spostamenti. Molti di loro venivano e vengono a vedere gli spettacoli de L'Intesa, per cui osservandoli divertirsi tra gli spettatori mi sono chiesto "perché non provare a farli sentire protagonisti sul palco?". Nascono così nel 2015 “Gli Scarrozzati,” gruppo teatrale composto da una decina di ospiti in carrozzina, che portano in scena spettacoli comici, in parte in video, supportati dal personale e dai volontari della struttura presso la quale lavoro.

 

Che dire dello spettacolo “La superstizione è una cosa seria”?
È una commedia in due atti molto divertente che narra la storia di un imprenditore, denominato “Il Commendatore”, molto superstizioso che assume e licenzia il personale a seconda del fatto che, a suo parere, porti fortuna o sfortuna. In questa sua assoluta fissazione, coinvolge anche la famiglia, condizionandone scelte sentimentali e non. È uno spettacolo in cui si ride molto, ma si riflette anche su un modo di pensare che, tra l’altro, è ancora ben radicato nella società attuale, per cui molti spettatori possono immedesimarsi nei vari personaggi che si avvicendano sul palco.

 

La superstizione è un tema sempre attuale, come nasce l’idea di portarlo in scena?
Penso che non ci sia ricetta migliore del portare a galla e sottolineare tematiche che, in un modo o nell'altro, si affrontano nel quotidiano. Il tema della superstizione poi si presta moltissimo per creare situazioni, “gag” e anche riflessioni che portano automaticamente lo spettatore a immedesimarsi in ciò che vede poi rappresentato in scena. Infatti, abbiamo notato come al termine della commedia, è automatico tra il pubblico raccogliere pareri ed emozioni contrastanti: ciò è il frutto della diatriba tra le due fazioni opposte che si "fronteggiano" in scena, quella degli scettici e quella dei superstiziosi.

 

De Filippo diceva che “essere superstiziosi è da ignoranti, ma non esserlo porta male", al di là della boutade, cosa ne pensi?
Che, come tante se non tutte le frasi del grande Eduardo, di cui amo l’ironia nell’esprimere i propri pensieri, ha "centrato” il nocciolo della questione. Alla fine, anche chi nega la reale valenza dei gesti o delle teorie scaramantiche, almeno una volta nella vita è ricorso a qualche scongiuro o frase particolare, magari evitando di passare dove era appena transitato un gatto nero oppure dando un’occhiata al calendario se il venerdì coincidesse col numero 13... un po' come a dire "Non è vero... ma ci credo!".

 

A quale ente verrà devoluto il ricavato della serata di domenica?
Per la data di domenica 22 ottobre del Cineteatro S.Giovanni Bosco di Trecella (inizio spettacolo ore 15.00) abbiamo deciso di devolvere l’intero incasso a “Happydu Onlus”, associazione senza scopo di lucro fondata a dicembre 2010 dopo l’esperienza di volontariato di due persone presso un orfanotrofio a Windhoek, Namibia.

 

Come sei venuto a conoscenza di questa associazione?
Dal racconto e dall’esperienza di un caro amico, Guido Amati, volontario della struttura presso la quale lavoro, che mi ha fatto conoscere la storia di due persone che, dopo un viaggio in Namibia e l’incontro con la spontaneità e il sorriso dei bambini conosciuti in questa loro esperienza, decisero di fare loro una promessa: non abbandonarli. È da quella promessa e dal nuovo significato che i due amici decisero di dare alle loro vite, che nasce l'Associazione “Happydu Onlus”. In Namibia la Onlus promuove numerosi progetti di inclusione e assistenza, come Case Famiglia, Centri per l’infanzia e interventi sulla Sanità.

 

Le prossime date in calendario?
Saremo di scena il 19 novembre a Parma, presso l'Auditorium del Carmine, a favore di ANMIC, un'associazione che già l'anno scorso ci ha scelto per sostenere una raccolta fondi, mentre il 17 dicembre ci sposteremo a Valmorea, in provincia di Como, a sostegno di Agorà 97 Onlus, per poi proseguire da gennaio in poi per almeno una data al mese fino a giugno compreso, esibendoci nelle provincie di Milano, Monza e Brianza, Bergamo. Al termine, da giugno in poi, ci dedicheremo alla scelta della nuova commedia, che caratterizzerà la stagione 2024/2025, con il solito obiettivo: portare un sorriso attraverso un contributo concreto soprattutto a chi ne ha più bisogno, restando sempre fedeli al motto che ci accompagna da 30 anni, "divertire divertendoci". 

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