Stories, "Matthew McConaughey - One Man Show". L'INTERVISTA

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"Scendere in politica? Ci ho pensato, sto valutando il mio futuro e quell'arena. Ma forse sarei più utile come battitore libero". L'attore premio Oscar per Dallas Buyers' Club si racconta intervistato da Denise Negri

È l’attore premio Oscar Matthew McConaughey l’ospite del nuovo appuntamento di Stories, il ciclo di interviste dedicate al mondo dello spettacolo di Sky TG24. Intervistato da Denise Negri in “Matthew McConaughey – One man show”, in onda su Sky TG24, e disponibile On Demand, la star di Hollywood racconta della fase della paternità che sta attualmente vivendo e della migliore lezione che cerca di trasmettere ai figli che vorrebbe capissero “che se ti impegni oggi puoi essere premiato domani, una lezione che comunque hanno capito, unendo i puntini, quando sono tornato a casa con la statuetta per ‘Dallas Buyers Club’ e dopo aver visto tutto il lavoro e i sacrifici fatti per quel ruolo”, del periodo adolescenziale, del suo talento nell’“attraversare la vita musicalmente” e di “mirare all’unanimità, al meglio, anche se dentro di me so che è irraggiungibile”.

L’attore, in libreria con ‘Greenlights – L’arte di correre in discesa’ e che lui stesso definisce “una lettera d’amore alla vita, che trovo sia una cosa molto italiana”,  si sofferma anche sul momento, sociale e politico, che gli Stati Uniti stanno attraversando: da cosa sia cambiato dopo la morte di George Floyd e grazie al movimento del Black Lives Matter, fino a Joe Biden e a quale sia la più grande paura dei suoi connazionali. In particolare, McConaughey conferma la veridicità sul pensiero di aver preso in considerazione l’ipotesi di candidarsi come Governatore del Texas: “ci penso da un po' di tempo, in realtà. Sto prendendo le misure del mio futuro. Che cosa sto cercando, che cosa mi attira, e quale possa essere la mia vera vocazione. Credo che il mio futuro abbia a che fare con la ‘leadership’ e una categoria della leadership è la politica, perciò sto valutando quell’arena per capire se io possa rendermi utile per la mia famiglia e la collettività. È vero che la politica deve rivedere la sua funzione ma forse sarei più utile come battitore libero. Magari, invece, potrei continuare ad alimentare il fuoco che ha acceso ‘Greenlights’, forse dovrei continuare a scrivere. Oppure chissà, potrei anche aprire un nuovo ‘culto religioso’, del resto mi piace fare sermoni, predicare, evangelizzare”.

 

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