Fino al 18 ottobre, la pièce di Francesca Garolla che racconta la scelta estrema di una ragazza "normale": arruolarsi nell'ISIS come foreign fighter
C'è un limite alla libertà? La libertà può diventare “troppa”? Quanta ne siamo disposti a tollerare? Sono temi inusuali e tutt'altro che consolatori quelli affrontati da Tu es libre, uno spettacolo scritto da Francesca Garolla che in questi giorni è in scena sul palco del Piccolo Teatro Studio Melato di Milano (e lo sarà fino al 18 ottobre).
Già portato in scena ad Avignone (nel 2017) e a Lugano,Tu es libre racconta la storia di Haner, ragazza francese (interpretata da Maria Caggianelli Villani) che decide di aderire allo Stato Islamico e partire per la Siria come foreign fighter, nello sconcerto di genitori, amici e dell'uomo che la ama. Non ha origini mediorientali, non è un'emarginata, non è stata manipolata in alcun modo: la sua è una scelta libera e consapevole, ma non per questo meno feroce agli occhi dei suoi affetti. Tu es libre è il primo capitolo di una trilogia sulla libertà e soprattutto sulla nostra capacità di tolleranza di ciò che non comprendiamo: gli altri due capitoli, Io sono testimone e Se ci fosse luce, indagano per contrasto sulla rinuncia alla libertà e sulla responsabilità individuale e collettiva. La regia teatrale di Tu es libre è affidata a Renzo Martinelli; la produzione è di Teatro i.