"Lo strano caso di Pierfrancesco Favino" è lo speciale di Sky TG24 dedicato a uno dei più grandi attori italiani. L'artista si racconta, parlando della sua esperienza nei panni di Craxi nel film "Hammamet" e di tanto altro
Pierfrancesco Favino si racconta su Sky TG24 in “Lo strano caso di Pierfrancesco Favino”, un colloquio tra l’eclettico attore, amato da pubblico e critica, e il vicedirettore della testata all-news Omar Schillaci, in onda su Sky TG24 e su Sky Arte. L’attore parla della sua carriera, dagli esordi ad “Hammamet”, il film nelle sale in questi giorni nel quale si cimenta in una straordinaria e camaleontica interpretazione, ma anche dei progetti futuri che lo vedranno ancora protagonista al cinema. Tutto legato dal fil rouge del suo profondo amore per la recitazione. Un racconto che non manca di mostrare un lato personale di Favino, con un ritratto della sua infanzia e aneddoti divertenti, tra questi il rapporto con i registi che lo hanno diretto, spesso “vittime” di divertenti imitazioni, e le sue apparizioni sui social.
"Chi va al cinema, ascolti l'opinione di Amelio"(IL VIDEO)
“Credo che ci siano 4-5 figure di italiani che noi ci portiamo dentro come qualcosa di irrisolto, o che hanno determinato dei momenti della nostra storia – spiega Favino – e sicuramente Craxi è una di queste, perciò so che chi va a vedere il film entra già con suo Craxi interiore. Ecco, se c’è una piccola indicazione che posso dare è di non aspettarsi di sentire la propria opinione, ma andare al cinema ad ascoltare quella di Gianni Amelio, non la mia, sulla vicenda degli ultimi mesi di vita di quest’uomo chiamato Bettino Craxi”.
"Senza ironia non potrei interpretare certi personaggi" (IL VIDEO)
"Senza autoironia peraltro non sarebbe stato possibile per me interpretare Craxi, come Buscetta del resto. Si tratta del segreto che mi permette di calarmi in personaggi seri sottolineando però che si tratta sempre di un gioco. La mia anima giocherellona mi aiuta nella professione come si è visto anche sul palco di Sanremo", racconta ancora l'attore.