In Evidenza
altre sezioni
Altro

Caterina Balivo parla della sua rinuncia al Pride di Milano 2019

Spettacolo

Andrea Cominetti

«Se capisci che una buona fetta di invitati non gradisce la tua presenza, allora è bene non andare» ha raccontato la presentatrice

Condividi:

Era stata scelta come madrina del Milano Pride del 29 giugno, ma, a causa delle centinaia e centinaia delle proteste sul web, Caterina Balivo - d’accordo con l’organizzazione dell’evento - ha deciso di fare un passo indietro.

«Quando ti invitano a una festa e la festa ti piace sei sempre molto contenta di partecipare. Se poi capisci che una buona fetta di invitati non gradisce la tua presenza, allora è bene non andarci» racconta la conduttrice campana in un’intervista fiume al «Corriere della Sera».

Caterina Balivo: le origini delle polemiche


All’origine delle polemiche, una serie di frasi pronunciate da Balivo e considerate discriminatorie da parte della comunità Lgbt. In particolare, quella su Ricky Martin, definito dalla presentatrice «bono pure se fr***o».

«Era un video di una serata tra amici, si scherzava, così come i miei amici omosessuali scherzano quando dicono a mio marito: perché vai con le donne? Mi chiedo se conta più la facciata o la sostanza» prova a giustificarsi Balivo, ammettendo che «se decontestualizzata» la frase è orribile.

Poi, però, aggiunge: «Il Pride serve a unire e superare le barriere. Quale è la mission? Essere inclusivi o no? È stata esclusa una persona che da anni dice che l’amore è il protagonista e non il genere».

Caterina Balivo: l’accusa di sentirsi discriminata

La conduttrice campana, infatti, non ci sta a passare per «omofoba», sottolineando di essersi sentita lei stessa discriminata. «Sinceramente sono molto colpita e mi interrogo un po’ sul genere umano. Valgono più testimonianze, fatti concreti, messaggi, video fatti nei miei programmi, davanti a milioni di persone, o espressioni decontestualizzate, una frase infelice?».

E ancora: «Penso agli articoli sul web, a quella parola vicina al mio nome: ma i miei figli, se dovessero essere gay, leggeranno che la madre ha fatto dichiarazioni omofobe? Assurdo».

Caterina Balivo: l'esperienza personale

A tal proposito, tirando in ballo proprio il figlio Carlo Alberto, Balivo racconta che il primo matrimonio a cui il bambino ha partecipato è stato proprio un matrimonio gay.

«Aveva cinque anni e mezzo e l’unica cosa che mi ha chiesto era perché non c’erano i confetti. Le mie amiche mi dicono: ma un amico etero da presentarci tu no eh? Hai solo amici gay».