Harvard premia Rihanna per il suo impegno umanitario
SpettacoloLa cantante delle Barbados riceverà il premio "Humanitarian of the year" per il lavoro svolto con il "Clara and Lionel foundation scholarship program", progetto che promuove l'istruzione e la scolarizzazione nel mondo
Rihanna verrà premiata il prossimo 28 febbraio ad Harvard per il suo impegno umanitario nel promuovere l’istruzione e la scolarizzazione nel mondo, con un occhio di riguardo ai giovani delle isole Barbados. Una missione portata avanti dal lavoro della "Clara and Lionel foundation", istituita dalla stessa cantante e che deve il nome ai suoi nonni. Tra i motivi che hanno spinto l'istituto di Boston alla scelta vi sono però anche le numerose iniziative benefiche alle quali Rihanna ha partecipato durante lo scorso anno.
Humanitarian of the Year – La consegna dell’onorificenza avverrà il 28 febbraio al Sanders Theatre dell’Università di Harvard e l'ingresso alla cerimonia sarà libero. Rihanna verrà premiata con l’Humanitarian of the year award. Tra i meriti della cantante l'aver creato una borsa di studio per gli studenti che provengono dai paesi caraibici e frequentano il college negli Stati Uniti. Ma anche il sostegno ad altri due progetti: la "Global Partnership for Education" e il "Global Citizen Project", entrambi parte di una campagna pluriennale il cui obiettivo è quello di fornire ai bambini di oltre 60 paesi in via di sviluppo l’accesso all’istruzione. Non solo. La cantante, come ricorda il dottor Allen Counter, direttore della Harvard Foundation, ha contribuito alla realizzazione di un centro di oncologia all’avanguardia presso il Queen Elizabeth hospital di Bridgetown, Barbados.
I riconoscimenti della Fondazione Harvard – L’istituto di Boston riconosce ogni anno, dal 1984 a oggi, con il suo premio, un ruolo di primo piano nell’ambito della leadership civica nel panorama globale. In passato la fondazione dell’Università di Harvard ha già premiato personaggi di spicco come i segretari generali delle Nazioni unite Ban Ki-moon, Kofi Annan, il medico e statistico Hans Rosling, l’attore James Earl Jones, il presidente del comitato del premio Nobel per la pace, Thorbjørn Jagland o ancora l’attivista pakistana e Nobel per la Pace Malala Yousafzai. E dal 28 febbraio, accanto a tutti questi nomi, comparirà anche quello di Rihanna.