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Non solo stelle cadenti: lo spettacolo del cielo a San Lorenzo

Scienze

Vincenzo Genovese

Lo sciame delle Perseidi toccherà la massima visibilità nella notte del 12 agosto. Dalla Luna alle costellazioni, ecco cos’altro cercare nella volta celeste

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Le notti di agosto sono segnate dalle stelle cadenti: in questo mese uno sciame importante di meteoroidi entra in collisione con la Terra, producendo appariscenti scie luminose, le meteore. Ma aguzzando la vista verso l’alto, fra un bagliore e l’altro, si può approfittare per ripassare la geografia celeste, spiega Simone Iovenitti della community votata alla divulgazione scientifica Physical Pub.

 

I consigli per l’osservazione

Come è facile intuire, per apprezzare gli oggetti celesti bisogna osservarli da un luogo buio, lontano da grandi città e possibilmente in mezzo al mare o in alta montagna. Il peggior nemico dell’osservazione notturna, però, è la luce dello schermo di un telefono: "I nostri occhi hanno bisogno di almeno cinque minuti per abituarsi al buio. Se controlliamo lo smartphone di frequente vanifichiamo ogni tentativo", spiega Iovenitti. Se invece si lascia il cellulare in tasca si potranno scorgere meglio sia le stelle vere che quelle 'cadenti': "Alcune meteore, chiamate 'bolidi', lasciano nel cielo una scia più spessa, quasi fosse un tratto di evidenziatore. Sono così luminose che è possibile distinguerne i diversi colori”.  

 

Passaggio a Nord-Est

Per avere più chances di incrociare la scia di una meteora bisogna guardare soprattutto in direzione Nord-Est, più  o meno in corrispondenza della costellazione di Perseo, che dà il nome allo sciame meteorico. “Ma questa indicazione non è assoluta: i meteoroidi arrivano da lì, ma il bagliore si produce nel punto in cui entrano in contatto con l’atmosfera, che è molto variabile”.

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Luna a metà

Nelle notti a cavallo di San Lorenzo sarà molto visibile la Luna, che è in fase calante, ma ancora illuminata per più di metà della sua superficie. Questa circostanza è al tempo stesso un bene e un male per l’osservazione: "La Luna produce una luce diffusa che rende più difficile scorgere gli altri corpi celesti nel nostro campo visivo", dice Iovenitti. E ovviamente abbaglia l’occhio umano al punto di nascondere stelle e meteore che le passano davanti. "In coincidenza con le Perseidi sorgerà verso mezzanotte. Quindi il momento migliore per osservare il resto del cielo è tra il tramonto del sole e l’alba della Luna".

Le costellazioni del firmamento

Spaziando nella volta celeste, afferma l’esperto di astrofisica, si possono riconoscere diverse figure. "Sopra le nostre teste, quasi perpendicolarmente, c’è Vega della costellazione della Lyra, una delle stelle più brillanti del firmamento". Insieme ad altri due astri molto luminosi, Deneb del Cigno e Altair dell’Aquila, forma il cosiddetto 'triangolo estivo': "Questa combinazione, decisamente più brillante delle stelle circostanti si può ammirare solo nei mesi estivi e solo dall’emisfero boreale". Tra la costellazione di Perseo e l’orizzonte c’è Cassiopea, che ha la forma di una W, mentre a Nord-Ovest sarà visibile il Grande Carro e, per i più fortunati, il Piccolo Carro con la stella polare. "La coda del Grande Carro è rivolta verso un punto rossastro, un astro in realtà molto più grande e luminoso del Sole: Arturo della costellazione del Boote". Sempre a Ovest c’è, fino alla mezzanotte, un’altra stella rossa: Antares dello Scorpione, che deve il suo nome proprio al colore, simile a quello di Marte (Ares, in greco). I corpi più brillanti delle serate di agosto, tuttavia, non sono le stelle: "Oltre alla Luna, c’è Giove, ancora luminosissimo a Sud, accompagnato a breve distanza da Saturno. E nel corso della notte inizierà a vedersi anche Marte", conclude Iovenitti. Altri ottimi motivi per guardare insù.

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