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DeepMind, dall’intelligenza artificiale una soluzione alle grandi sfide della biologia

Scienze

Alphafold, il progetto di intelligenza artificiale sviluppato da DeepMind di Google ha fatto importanti passi in avanti nel comprendere la struttura 3D delle proteine

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Le proteine sono essenziali alla vita, sostenendo praticamente tutte le sue funzioni. Sono grandi molecole complesse, costituite da catene di amminoacidi, e ciò che una proteina fa dipende in gran parte dalla sua struttura 3D. Riuscire a comprenderla, comprendere “il ripiegamento delle proteine", è una delle sfide più importanti della biologia degli ultimi 50 anni. Un decisivo passo in avanti arriva da Google, in particolare da Alphafold, il programma di intelligenza artificiale sviluppato da DeepMind, che ha fatto registrare grandi progressi all’ultima competizione biennale Casp, acronimo di Critical Assessment of Structure Prediction. Gli ottimi risultati dimostrano l'impatto che l'intelligenza artificiale può avere sulla scoperta scientifica e il suo potenziale per accelerare i progressi in alcuni campi di ricerca.

La precisione di Alphafold

“Siamo rimasti bloccati sul problema del ripiegamento delle proteine per quasi 50 anni. Vedere DeepMind produrre una soluzione, dopo aver lavorato personalmente su questo progetto per così tanto tempo e dopo tanti stop e ripartenze, chiedendomi se ci sarebbe mai arrivato, è un momento molto speciale” dichiara il professor John Moult, co-Founder del Casp. Google ha fatto sapere che nei risultati della quattordicesima edizione di questo evento, rilasciata il 30 novembre, Alphafold ha raggiunto un punteggio medio di 92,4 GDT complessivi su tutti gli obiettivi, su un massimo di 100. "Questo significa che le nostre previsioni hanno un errore medio che è paragonabile alla larghezza di un atomo" spiegano dall’azienda. "Anche per i target proteici più difficili, quelli della categoria di free-modelling più impegnativa, Alphafold ottiene un punteggio medio di 87.0 GDT". Il sistema ha quindi figurato benissimo di fronte ad altri cento team.

 

“Cambierà tutto”

"È una svolta" afferma sulla rivista Nature Andrei Lupas del Max Planck Institute for Developmental Biology di Tubinga, in Germania, che ha valutato le prestazioni di diverse squadre del Casp. Alphafold lo ha già aiutato a trovare la struttura di una proteina che ha messo in difficoltà il suo laboratorio per un decennio e si aspetta che adesso cambierà il suo modo di lavorare e le incognite che affronterà. "Questo cambierà la medicina. Cambierà la ricerca. Cambierà la bioingegneria. Cambierà tutto" conclude Lupas.

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La struttura 3D di una proteina - DeepMind