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Esplorata galassia attiva a 500 milioni di anni luce, però solo inclinata di tre quarti

Scienze
Nasa

La particolare inclinazione di 50 gradi rispetto alla linea di vista della Terra ha permesso agli scienziati di osservare lo stesso corpo celeste in due epoche differenti

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Un nuovo studio pubblicato sull’ Astrophysical Journal e condotto da Matthew Lister, professore di fisica e astronomia alla Purdue University (Indiana) ha svelato i dettagli della galassia attiva Txs 0128+554. “Si tratta di un’indagine esemplare per quanto riguarda il profiling di un oggetto astrofisico” scrivono gli esperti dell’Inaf. Il corpo in questione è una galassia lontana 500 milioni di anni luce con al centro un buco nero super massiccio da un miliardo di masse solari, ma è possibile osservarla solo inclinata di tre quarti.

La storia dell’osservazione

 

Tutto è iniziato, racconta la Nasa, quando cinque anni fa il telescopio spaziale per raggi x Fermi dell’agenzia americana è riuscito a determinare che Txs 0128+55 era una debole fonte di raggi gamma, la forma di luce con la più alta energia. Da allora gli scienziati l’hanno osservata sempre più da vicino utilizzando il Very Long Baseline Array (Vlba), il più grande radiotelescopio interferometrico esistente con dieci antenne paraboliche. Lister, autore dello studio, e i suoi hanno zoomato un milione di volte più vicino sulla galassia osservano un diametro di 35 anni luce, ma anche una struttura inclinata di circa 50 gradi rispetto alla nostra linea di vista. “Il fatto che i getti non siano puntati direttamente verso la Terra, ma presentino invece un’angolazione accentuata – spiega l’Istituto nazionale di Astrofisica - sembra la spiegazione più plausibile al fatto la galassia risulti così debole nei raggi gamma”. 

 

Gli effetti della vista di tre quarti

 

La vista di scorcio della galassia attiva, proseguono gli esperti, “rappresenta una vera fortuna. Infatti, dal nostro punto di vista, la luce proveniente dal lobo più lontano impiega decine di anni in più a raggiungerci rispetto alla luce proveniente dal lobo più vicino. In pratica, si osserva lo stesso oggetto, ma in epoche differenti, e il lobo più distante appare in un punto più precoce della sua evoluzione rispetto al lobo più vicino”. Txs 0128+55 è classificata come una galassia attiva, il che significa che tutte le sue stelle insieme non sono sufficienti a giustificare la quantità di radiazione che emette. I getti della galassia dovrebbero essere iniziati 90 anni fa ma lo studio di Lister ha evidenziato che circa 50 anni dopo si sono interrotti, per riprendere un decennio più tardi. Questo “gap” ha fatto sì che i lobi si scollegassero, ma da cosa sia stato causato – concludono gli scienziati – è ancora da chiarire.