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Svelata la composizione della “cometa di Natale” 2I/Borisov

Scienze
La cometa 2I/Borisov (Nasa)

Un gruppo di ricercatori ha scoperto che il corpo celeste interstellare è caratterizzato da una grande abbondanza di carbonio nella sua chioma, fino a 26 volte superiore ai livelli contenuti nelle comete del Sistema Solare 

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La composizione di 2I/Borisov, la cosiddetta cometa di Natale scoperta del dicembre 2019, non ha più segreti. Sotto la guida di Dennis Bodewits, dell'americana Auburn University, e di Martin Cordiner, del Goddard Space Flight Center della Nasa, un team di ricercatori ha studiato le caratteristiche fisiche e chimiche del corpo celeste e ne ha realizzato un preciso “identikit”. Tramite il telescopio spaziale Hubble e il telescopio Alma, costruito in Cile con la supervisione dell'Osservatorio Europeo Meridionale (Eso), gli astronomi hanno osservato la cometa quando si trovava a circa 300 milioni di chilometri dal Sole. Sono così riusciti a scoprire che è straordinariamente ricca di monossido di carbonio. La loro ipotesi, descritta sulle pagine della rivista Nature Astronomy, è che il corpo celeste si sia formato in una regione fredda del sistema planetario da cui proviene, lontano dalla sua stella.

La composizione di 2I/Borisov

I risultati ottenuti dai ricercatori hanno dimostrato che le prime ipotesi formulate, secondo le quali 2I/Borisov aveva una composizione simile a quelle delle comete del Sistema Solare, non erano corrette. Il corpo celeste interstellare, infatti, è caratterizzato da una grande abbondanza di carbonio nella sua chioma, fino a 26 volte superiore ai livelli contenuti nelle comete del Sistema Solare. Secondo la ricercatrice della Nasa Stefanie Milam, significa che “la cometa deve essersi formata da materiale molto ricco di ghiaccio di monossido di carbonio, che è presente solo a temperature estremamente basse, inferiori ai 250 gradi sotto lo zero”. Sembra quindi probabile che sia nata in una regione fredda del suo sistema planetario. “Solo quando potremo confrontare l'oggetto con altre comete interstellari scopriremo se 2I /Borisov è un caso speciale o se ogni cometa interstellare ha livelli così alti di monossido di carbonio", sottolinea Milam. 2I/Borisov è il secondo oggetto interstellare identificato nel Sistema Solare, dopo l’enigmatica Oumuamua.