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L’atmosfera del Sole amplifica le onde magnetoacustiche: la scoperta

Scienze
Immagine di archivio (Getty Images)

Questo fenomeno permette di trasferire una grande quantità di energia dalla superficie fino alla corona. Allo studio hanno collaborato 11 centri di ricerca di cinque Paesi, Italia inclusa 

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Comportandosi un po’ come una colossale cassa armonica, l’atmosfera del Sole amplifica fino a cento volte l’ampiezza delle onde magnetoacustiche generate nel plasma solare che si propagano al suo interno, permettendo così di trasferire una grande quantità di energia dalla superficie fino alla corona. Questa scoperta, resa possibile dalla collaborazione tra 11 centri di ricerca di cinque Paesi, è stata descritta nel dettaglio sulle pagine della rivista specializzata Nature Astronomy. Allo studio, coordinato da David Jess della Queen University, ha preso parte anche il ricercatore dell’Agenzia Spaziale Italiana (Asi) Marco Stangalini.

La mappa 3D dell’atmosfera del Sole

I risultati dello studio hanno permesso ai ricercatori di fare luce su questo fenomeno, a distanza di circa 60 anni dalla sua scoperta. Ora l’obiettivo è sfruttare il peculiare effetto, partendo dall’analisi delle frequenze acustiche nell’atmosfera solare, per ottenere una mappa 3D della sua struttura. Stangalini spiega che questo genere di applicazioni troverà spazio grazie all’avvento di strumenti per l’osservazione del Sole sempre più sofisticati, come quelli presenti a bordo della missione Solar Orbiter dell’Agenzia Spaziale Europea (Esa), il cui lancio è programmato per la notte fra il 5 e il 6 febbraio 2020.

Una gigantesca cassa di risonanza

Le onde magnetoacustiche generate nel plasma solare trasportano una grande quantità di energia e si ritiene che siano le principali responsabili del riscaldamento degli strati più esterni della corona, dove la temperatura può superare un milione di gradi. L’aumento dell’ampiezza delle onde durante la loro propagazione era già stato osservato da tempo, ma finora non era mai stata determinata la sua origine. Per studiare nel dettaglio questo fenomeno, i ricercatori si sono basati sui dati raccolti dal Dunn Solar Telescope (Dst). “I risultati ottenuti ci permettono di osservare, per la prima volta, come l’atmosfera solare si comporti come una cassa di risonanza per queste onde, intrappolandole al suo interno e incrementando notevolmente la loro ampiezza”, spiega Stangalini. “Inoltre, abbiamo mostrato come lo spessore della cavità risonante, prodotta dalla variazione di temperatura nei differenti strati dell’atmosfera solare, determini le frequenze tipiche di queste onde”, conclude l’esperto.