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Scoperto nuovo vulcano su Io, una delle lune di Giove

Scienze
La luna Io attorno a Giove (Archivio: Getty Images)

Il rilevamento, ancora in corso di pubblicazione, è stato realizzato dai ricercatori dell'Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf) grazie alla sonda Juno

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I ricercatori dell'Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf) hanno scoperto un nuovo vulcano su una delle lune di Giove, Io, il corpo celeste più 'irrequieto' del Sistema Solare con un'intensa attività vulcanica. La scoperta, ancora in corso di pubblicazione, è stata realizzata grazie a uno dei due strumenti a bordo della sonda Juno, denominato Jiram (Jovian infrared auroral mapper), finanziato dall'Agenzia Spaziale Italiana (Asi) e realizzato da Leonardo-Finmeccanica.

La scoperta

Jiram è stato progettato per studiare le aurore gioviane, ma i ricercatori dell'Inaf hanno deciso di orientarlo verso Io. Una scelta felice: i dati a infrarossi, raccolti il 16 dicembre 2017 quando Juno era a circa 470mila chilometri da Io, hanno infatti mostrato a sorpresa un nuovo "punto vulcanico caldo". Gli esperti pensano che su Io siano presenti più di 400 vulcani attivi, 150 dei quali già osservati, gli altri ancora da confermare: tra questi potrebbe esserci il nuovo arrivato. Secondo Alessandro Mura, ricercatore dell'Inaf di Roma e vice responsabile di Jiram, "potrebbe trattarsi di una struttura simile a una grande caldera, sconosciuta su Io prima d'ora". In vulcanologia, la caldera è un'ampia conca di forma circolare o ellittica, che si forma normalmente dopo lo sprofondamento della camera magmatica a seguito di un'imponente eruzione.

Il vulcano su Io

L'intensa attività vulcanica di Io è legata, spiega Mura, "alla sua vicinanza con Giove e con gli altri satelliti Europa e Ganimede. Essi inducono una fortissima attività mareale che, da un lato blocca l’orbita di Io (che è infatti in risonanza con quella di Europa e Ganimede), dall’altro dissipa energia sotto forma di attività geologica". Da qui, la formazione di vulcani: quello appena scoperto rilascia zolfo e biossido di zolfo nell’atmosfera e le sue emissioni si elevano fino a 500 chilometri di altezza, precisa l'esperto. La sonda Juno ha raggiunto Giove il 4 luglio del 2016 e da allora sta studiando il campo magnetico e gravitazionale del pianeta, penetrandone la fitta coltre di nubi che forma enormi vortici. La missione continuerà fino al 2022, con il termine delle operazioni scientifiche previsto per luglio del 2021.