Il campione iberico della Honda ha accusato una ricaduta del problema, già riscontrato lo scorso novembre. Si tratta di un disturbo per il quale quando si osserva un oggetto si vedono due immagini. Alla base della visione doppia o diplopia, secondo gli esperti, c’è “un problema nella proiezione dell’immagine sulla retina, che cade in un punto diverso in un occhio rispetto all’altro”. La causa più frequente “è lo strabismo, ma può essere associata ad un problema neurologico o muscolare”
Marc Marquez, pilota spagnolo della Honda, ha accusato un nuovo episodio di diplopia, disturbo per il quale quando si osserva un oggetto si vedono due immagini, a causa della pesante caduta avvenuta durante il warm up del recente Gran Premio di Moto Gp in Indonesia, che gli ha impedito di gareggiare. “Sembra che io stia vivendo un déjà vu. Durante il viaggio di ritorno in Spagna ho iniziato a provare disagio per la mia vista e abbiamo deciso di incontrare il dottor Sánchez Dalmau che ha confermato un nuovo episodio di diplopia”, ha spiegato il campione iberico su Twitter.
Cos’è la diplopia
Lo scorso novembre, Marquez era stato costretto a saltare la gara di Valencia e i successivi test di Jerez de la Frontera per le conseguenze relative ad una caduta in allenamento, durante una sessione di motocross. Il pilota della Honda aveva sofferto dello stesso problema agli occhi, già riscontrato nel 2011. “Fortunatamente è meno grave dell'infortunio che ho avuto alla fine dell'anno scorso. Ma ora è il momento di riposarsi e aspettare per vedere come si evolverà l'infortunio. Come sempre, grazie mille a tutti voi per il vostro supporto!”, ha spiegato ancora sui social. Ma cos’è, nel dettaglio, la diplopia? Come spiega il portale del polo ospedaliero “Humanitas”, la visione doppia, o diplopia appunto, è un disturbo alla base del quale c’è “un problema nella proiezione dell’immagine sulla retina, che cade in un punto diverso in un occhio rispetto all’altro”. In particolare, dicono gli esperti, si parla di diplopia monoculare quando il problema persiste anche se si copre uno dei due occhi, disturbo in genere “associato a delle irregolarità della superficie della cornea o a problemi alla cornea o alla retina”. La diplopia binoculare sparisce, invece, coprendo uno dei due occhi. La sua causa più frequente, dicono gli specialisti, “è lo strabismo, ma può essere associata ad un problema neurologico o muscolare”. Come sottolineato anche da una nota di Honda, “la valutazione neuro-oftalmologica effettuata su Marc Marquez dopo il trauma cranico occorso al Gran Premio d'Indonesia, mostra un nuovo episodio di diplopia causato da una recidiva di paralisi del quarto nervo destro, con un coinvolgimento minore di quello che avvenuta nell'infortunio nel novembre 2021”, ha spiegato Dalmau, oculista di fiducia di Marquez. “Dopo tale esame, si è inizialmente deciso di seguire un trattamento conservativo con accertamenti medici periodici”.
Il parere di uno specialista, cause e rimedi
Come sottolineato dal sito di Sky Sport, tra l’altro, la diplopia può riguardare un solo occhio o entrambi e può essere un disturbo passeggero o permanente. Secondo Claudio Lucchini, medico chirurgo specialista in oculistica, “quando una persona è afflitta da diplopia vede doppio, le due immagini non vengono sovrapposte, non si fondono più”, aveva detto lo scorso novembre, quando Marquez aveva accusato il problema. “Noi abbiamo dei processi di compensazione che ci permettono di vedere una sola immagine. Sembra semplice, in realtà si tratta di qualcosa di molto complesso: bisogna considerare che ogni occhio ha 6 muscoli che devono muoversi insieme perfettamente, all'unisono”, ha aggiunto. “Basta che uno non funzioni in modo corretto per avere l‘immagine sdoppiata. Si tratta di un problema molto comune tra persone che hanno avuto traumi cranici contusivi”. Sempre secondo “Humanitas”, in conclusione, la diplopia può essere associata a patologie tra le quali astigmatismo, cataratta, emicrania, ictus, ipertiroidismo, retinopatia diabetica o sclerosi multipla. Il rimedio migliore, dicono gli esperti, dipende dalla sua causa. “Potrebbe essere necessario usare lenti correttive, cui può essere abbinata una terapia ortottica per migliorare la situazione con esercizi specifici. Nei casi più gravi potrebbe essere necessario un intervento chirurgico, ad esempio per riposizionare il bulbo oculare”.