Monza, intervento toracico record su una donna con un polmone solo
Salute e BenessereLa paziente è stata operata per un cancro all'unico polmone che le restava, il destro, dopo che il sinistro le era stato asportato in un precedente intervento oncologico. L'intervento è stato eseguito presso la Fondazione Irccs San Gerardo dei Tintori
E' stato eseguito "per la prima volta presso la Fondazione Irccs San Gerardo dei Tintori" di Monza, si legge in una nota, "un intervento estremamente raro e delicato su una paziente di 64 anni", operata per un cancro all'unico polmone che le restava, il destro, dopo che il sinistro le era stato asportato in un precedente intervento oncologico. Si tratta di una procedura di "resezione polmonare su polmone unico" effettuata con assistenza Ecmo, "ad oggi eseguita in un numero molto limitato di casi in pochi centri di riferimento nel mondo".
L'operazione
L'operazione si prospettava "delicata dal momento che, durante gli interventi di chirurgia polmonare, il polmone sul quale viene eseguita la resezione viene funzionalmente escluso dalla ventilazione per permettere al chirurgo di operare. In questo specifico caso si presentava la difficoltà di lavorare su un unico polmone, in quanto tale non escludibile". Un ostacolo che i sanitari hanno bypassato ricorrendo "all'Ecmo veno-venoso (Extra Corporeal Membrane Oxygenator), la circolazione extracorporea grazie alla quale il sangue del paziente viene ossigenato da una macchina, mentre il cuore continua a pompare sangue normalmente".
L'intervento è stato eseguito dal direttore della Chirurgia toracica Francesco Petrella, e dal suo aiuto Lidia Libretti, con l'assistenza anestesiologica del direttore della Cardiorianimazione Gianluigi Redaelli, in collaborazione con i cardiorianimatori Paolo Calzavacca ed Elena Maggioni e l'anestesista toracica Francesca Gallizzi.
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Le dichiarazioni
"Nonostante la complessità e la rarità del caso - afferma Petrella - ho ritenuto di poter proporre alla paziente una procedura di chirurgia toracica qui al San Gerardo in completa sicurezza, per il perseguimento del miglior risultato oncologico auspicabile. Questo grazie alla collaborazione con i colleghi del servizio di Anestesia e rianimazione diretto dal professor Giuseppe Foti, che hanno un'esperienza storica nell'ambito della gestione dell'Ecmo e dei pazienti complessi da un punto di vista cardiopolmonare". "A fine intervento l'Ecmo è stata rimossa, e la paziente ricoverata in Terapia intensiva cardiochirurgica per una notte e poi trasferita in reparto di degenza", aggiunge Redaelli.
"Le attuali terapie oncologiche disponibili per il tumore polmonare - evidenzia Diego Cortinovis, direttore della Struttura complessa di Oncologia - hanno reso questa patologia precedentemente incurabile una malattia guaribile anche in stadi relativamente avanzati. Le possibilità terapeutiche che permettono una vita più lunga espongono paradossalmente il paziente alla comparsa di secondi tumori e di situazione cliniche di presentazione di malattia assai complesse come quella presente nel caso trattato".