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Dengue, l'allarme dell'Oms: a rischio metà della popolazione mondiale

Salute e Benessere
©IPA/Fotogramma

Secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità, i tassi di Dengue sono in crescita a livello globale: i casi segnalati dal 2000 sono aumentati di otto volte fino a raggiungere i 4,2 milioni nel 2022. L'incremento è stato registrato anche in Europa

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Secondo l'Organizzazione mondiale della sanità, i casi di Dengue potrebbero raggiungere livelli record quest'anno, in parte a causa del riscaldamento globale che favorisce la proliferazione delle zanzare che diffondono il virus. Circa la metà della popolazione mondiale è a rischio, ha spiegato a Ginevra Raman Velayudhan, specialista del Dipartimento di controllo delle malattie tropicali dell'Oms.

La diffusione della Dengue nel mondo

Stando a quanto dichiara l'Oms, la Dengue rappresenta la malattia tropicale a più rapida diffusione al mondo (che causa febbre e dolori muscolari) e costituisce una "minaccia pandemica". I contagi sono in aumento a livello globale: dal 2000 i casi segnalati sono cresciuti di otto volte, fino a raggiungere quota 4,2 milioni nel 2022. Il Perù ha addirittura dichiarato lo stato di emergenza nella maggior parte delle regioni. Stando a quanto riporta Velayudhan, i contagi registrati dall'Oms hanno raggiunto il massimo storico nel 2019 con 5,2 milioni in 129 Paesi. E quest'anno il mondo è sulla buona strada per raggiungere gli "oltre 4 milioni", a seconda principalmente della stagione dei monsoni asiatici. Il numero di infezioni appurate della malattia rappresentano però solo una parte del numero totale: questo per l'alta percentuale di asintomatici. La malattia è fatale in meno dell'1% delle persone. 

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