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Covid, certificati di malattia cresciuti del 60% nei primi 6 mesi del 2022

Salute e Benessere

Lo indica l’Inps nel suo “Osservatorio sul Polo unico sulla malattia. L’aumento si è verificato soprattutto al centro Italia

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Nel suo “Osservatorio sul Polo unico sulla malattia”, l’Inps ha rilevato che nei primi sei mesi del 2022 ha ricevuto 19,8 milioni di certificati di malattia, il 76,1% dei quali sono arrivati dal settore privato. Rispetto allo stesso periodo del 2021 c’è stato un incremento del 60,5%. “Le evidenze relative al primo trimestre risultano strettamente connesse all’andamento della pandemia”, spiega l’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale. I dati raccolti si riferiscono al picco di contagi che si era registrato a gennaio, subito dopo il periodo natalizio.

Le differenze tra settore pubblico e privato

Nel primo trimestre del 2022 le giornate di malattia sono state circa 51,1 milioni nel settore privato (un aumento del 49,9% rispetto al 2021) e 14,6 milioni nel pubblico (+48,6%). Nel secondo trimestre i numeri sono leggermente scesi: 32 milioni nel privato (+21,5%) e 10 milioni nel pubblico (+31,8%). Dal confronto con il 2021, emerge un aumento complessivo dei giorni di malattia del 78,1% nel primo trimestre e del 39,5% nel secondo.

 

Rispetto alla media degli ultimi due anni, il numero dei certificati medici rilasciati è stato più alto del 78%. L’incremento è stato maggiore nel centro Italia (+94,4%) e un po’ più contenuto al nord (+75,2%) e nel Mezzogiorno (72,3%). Sono stati soprattutto gli uomini a usufruire dei giorni di malattia (+81%). In generale, le percentuali sono risultate più elevate tra i giovani (con un aumento del 125,4% fino ai 29 anni) e meno alte nelle fasce d’età avanzate.

 

I numeri degli accertamenti e delle visite mediche

Per quanto riguarda i controlli, l’Inps spiega che nel primo trimestre sono state effettuate circa 296mila visite fiscali, in aumento del 34,5% rispetto al 2021. Tuttavia, in numero medio di viste per mille certificati è sceso da 33 a 25. L’incremento degli accertamenti ha riguardato soprattutto il settore pubblico (+66,6%), mentre per il privato è stato molto più contenuto (+3,4%). Per l’Inps ciò potrebbe essere stato influenzato dal “graduale rientro in presenza per buona parte dei dipendenti pubblici, con conseguente minor utilizzo dello smart working”. 

 

Il numero delle visite mediche per mille certificati pervenuti è aumentato di poco nel settore pubblico, passando dalle 62 visite del primo trimestre del 2021 alle 65 avvenute nello stesso periodo del 2022. Nel settore privato, invece, si è verificato un calo (da 23 a 13).

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