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Farmaci, Aifa: nel 2021 spesa a carico dei cittadini sopra i 9 miliardi

Salute e Benessere

Secondo il nuovo Rapporto annuale sull’Uso dei farmaci in Italia, tra pubblico e privato sono stati spesi 32,2 miliardi di euro, con un incremento del 3,5% rispetto all’anno della pandemia

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Sul fronte della spesa farmaceutica il 2021 è un anno che registra una crescita. Secondo il nuovo Rapporto annuale sull’Uso dei farmaci in Italia, il Rapporto Osmed, pubblicato da Aifa - l’Agenzia Italiana del Farmaco -, tra pubblico e privato sono stati spesi 32,2 miliardi di euro, con un incremento del 3,5% rispetto all’anno della pandemia. “La spesa pubblica ha avuto invece un valore di 22 miliardi, con un aumento del 2,6%. Quindi la spesa out of pocket per i farmaci nel 2021", quella pagata di tasca propria dai cittadini, "supera i 9 miliardi”, ha affermato Nicola Magrini, presidente dell’Aifa.

Grazie ad un volume di oltre 782 pagine, il Report passa al setaccio l’assistenza farmaceutica italiana, che rappresenta oltre il 17% della spesa sanitaria pubblica. Per Magrini è una spesa da considerarsi complessivamente sotto controllo, “visto che cresce a ritmi meno sostenuti rispetto alle altre componenti della spesa sanitaria (personale, assistenza ospedaliera, ecc.) anche se con numerosi ambiti di miglioramento per una prescrizione basata sulle migliori evidenze scientifiche e più omogenea sull’intero territorio nazionale”. 

Spese in aumento per i vaccini

In particolare, emerge che nel 2021 c’è stato un forte aumento di spesa per vaccini, antivirali, anticorpi monoclonali per il Covid, pari a 2,3 miliardi di euro. Spese definite necessarie da Magrini, utili a fronteggiare l’emergenza sanitaria. Un aumento che “va visto come un risultato virtuoso di Aifa, del Ssn e dei Ssr, avendo consentito pieno accesso in tempi relativamente rapidi a tutte le terapie innovative”. Critiche sono state mosse per la spesa a carico dei cittadini, trend in costante aumento negli ultimi dieci anni. “Andrebbe a mio avviso ridotta la spesa privata, in quanto fonte spesso di spesa impropria o addirittura inutile, in alcuni casi”.

Cosa dicono i dati del Rapporto

Se la spesa pubblica resta sostanzialmente sotto controllo, non sfugge l’incremento della spesa privata, che ha visto crescere in particolar modo la spesa per automedicazione, e per i famarci erogati dagli esercizi commerciali. Nel 2021 poco più di 6 cittadini su 10 hanno ricevuto almeno una prescrizione di farmaci, con una crescita che - è stato osservato - aumenta con l’avanzare dell’età. Nella popolazione anziana la spesa media è stata di 558 euro complessivi, rispettivamente 599 euro per gli uomini, e 525 per le donne. 

I dati dei più piccoli

Oltre 3,3 milioni di bambini e adolescenti assistibili, circa il 35,1% della popolazione pediatrica generale, hanno ricevuto almeno una prescrizione di farmaci nel 2021, con incrementi registrati in particolare nei bambini nei primi 5 anni di vita. Aumentata del 9,4%, rispetto al 2020, la spesa per farmaci orfani, ovvero i farmaci utilizzati per il trattamento delle malattie rare. Così come si è registrato un aumento per le nuove terapie, con la spesa per i farmaci innovativi passata da circa 5.371 milioni nel 2014, a circa 8.291 milioni nel 2021.

La spesa italiana

Interessante appare il confronto internazionale, che evidenzia come in Italia ci sia una bassa incidenza della spesa per i farmaci equivalenti rispetto agli altri Paesi europei. Considerando i farmaci erogati in ambito ospedaliero, e in ambito territoriale, confrontando i prezzi emerge che il nostro Paese ha prezzi superiori solamente alla Francia, al Portogallo e alla Polonia.

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