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Gravidanze indesiderate, in tutto il mondo sono il 50% del totale

Salute e Benessere

È quanto emerge dal rapporto 2022 dell’Onu sullo stato della popolazione mondiale. Circa il 60% delle gestazioni non volute termina con un aborto, spesso pericoloso

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Ogni anno, le gravidanze indesiderate che si verificano in tutto il mondo sono il 50% del totale: lo indica il rapporto 2022 dell’Onu sullo stato della popolazione mondiale. “Si tratta di una crisi ignorata che si consuma nel mondo con un numero annuo di gravidanze indesiderate stimato in 121 milioni, in media 331mila al giorno”, si legge nel documento. Una gravidanza indesiderata, che non rappresenta quindi il risultato di una scelta deliberata, porta con sé delle conseguenze psicologiche, sanitarie ed economiche pesantissime, che non possono essere sottovalutate o ignorate.

Un problema destinato ad aggravarsi

Il rapporto dell’Onu indica che il problema delle gravidanze indesiderate, già abbastanza grave, è destinato a peggiorare nei prossimi mesi e anni, soprattutto a causa dell’incapacità della comunità internazionale di garantire il rispetto di un diritto fondamentale. I mezzi contraccettivi, per quanto utili ed efficaci, non sono sufficienti a ridurre il numero delle gestazioni non volute, anche perché non sono sempre accessibili a tutti. Ciò è vero soprattutto nei Paesi in via di sviluppo, dove i moderni metodi di contraccezione sono difficili da reperire. Anche fattori come il timore di effetti collaterali e l’opposizione da parte di altre persone rendono l’uso di queste soluzioni poco diffuso.

 

Il 60% delle gravidanze indesiderate termina con un aborto

Circa il 60% delle gravidanze indesiderate termina con un aborto, spesso svolto in condizioni tutt’altro che sicure, perché in molti Paesi è ancora una pratica illegale (o è tornata a esserlo da poco). Ogni anno, circa sette milioni donne che vivono nei Paesi in via di sviluppo sono ricoverate in ospedale in seguito a un’interruzione di gravidanza pericolosa. Il costo di questa situazione è di circa 553 milioni di dollari l’anno. Si stima che questi ricoveri abbiano provocato quasi 193mila decessi tra il 2003 e il 2009. 

 

Il rapporto dell’Onu evidenzia anche l’esistenza di una stretta correlazione tra lo sviluppo economico e sociale, alti livelli di uguaglianza di genere e percentuali ridotte di gravidanze indesiderate. Di fronte a questa realtà, il documento sollecita l’adozione di misure finalizzate a garantire il rispetto dei diritti in materia di riproduzione, attraverso l’informazione e l’educazione sessuale.

approfondimento

“Aborto, il diritto conteso”, speciale di Sky TG24 su norme italiane