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Ictus, seguire un programma interattivo online migliora la ripresa

Salute e Benessere

Lo indicano i risultati di uno studio condotto dalla University of Newcastle e dalla Flinders University di Adelaide, pubblicati su PLOS Medicine

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Partecipare a un programma interattivo online che suggerisce opzioni per uno stile di vita sano può aiutare chi ha subito un ictus a migliorare la qualità della propria vita. Lo indicano i risultati di uno studio condotto dalla University of Newcastle e dalla Flinders University di Adelaide, da poco pubblicati sulle pagine di PLOS Medicine. I 339 partecipanti alla ricerca, tutti con alle spalle un ictus, si sono divisi in due gruppi. Uno ha seguito dei programmi web che esortano a stabilire degli obiettivi di salute e monitorare il proprio progresso, mentre l’altro (quello di controllo) si è limitato a consultare dei siti web che forniscono informazioni generiche sul benessere. Nei mesi successivi alla conclusione dell’esperimento (durato dodici settimane) i membri del primo gruppo sono andati incontro a dei miglioramenti significativi.

Lo svolgimento dello studio

Chi sopravvive a un ictus può continuare a soffrire i serie disabilità fisiche e cognitive. I pazienti possono però migliorare il proprio stato di salute seguendo una dieta sana, svolgendo esercizio con regolarità (nei limiti del possibile) e rinunciando al fumo e all’alcool. È proprio ciò che invita a fare il programma online “Previeni un secondo ictus” (Prevent 2nd Stroke o P2S), a cui una parte dei partecipanti ha avuto accesso durante lo studio. Gli altri, come accennato, si sono affidati a dei portali contenenti informazioni generiche sulla salute. Sei mesi dopo la conclusione dell’esperimento, i ricercatori hanno osservato che chi aveva usato il programma P2S aveva un punteggio più alto di “migliore qualità di vita relativa allo stato di salute” (Health related quality of life). Inoltre, una porzione significativa del gruppo che aveva usato il programma ha riferito di non avere problemi nelle attività giornaliere e nelle cure personali. 

 

“Le piattaforme online sono un modello praticabile ed efficace per affrontare la necessità di informazione e i cambiamenti di comportamento per i sopravvissuti all’ictus”. A dirlo è Ashleigh Guillaumier, responsabile dello studio e ricercatrice della School of Medicine and Public Health della University of Newcastle.

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