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Policlinico San Matteo di Pavia: vaccini funzionano, efficaci e sicuri. Ok a terza dose

Salute e Benessere

Raffaella Cesaroni

Lo studio su quasi 4mila operatori sanitari: “I vaccini funzionano, nessuna polmonite per chi si è protetto"

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E’ una ricerca dell’Irccs Policlinico San Matteo di Pavia ad aggiungere certezze sui vaccini contro il Sars-CoV-2, il virus che provoca il Covid-19: sono sicuri ed efficaci e la somministrazione di una terza dose può conferire un'efficacia protettiva maggiore. Risultati resi noti dopo un’indagine condotta su quasi 4mila operatori sanitari della Fondazione per studiare, in modo prospettico, sul rischio di infezione da Covid-19 nei soggetti vaccinati. Il lavoro che rappresenta, al momento, uno dei più ampi studi effettuati fino ad ora, è stato pubblicato sulla rivista di settore "Nature Communications".

Vaccini sicuri ed efficaci

Condotto tra gennaio e aprile del 2021, lo studio ha coinvolto 3.720 operatori sanitari che avevano completato il ciclo vaccinale. I risultati hanno dimostrato l'efficacia dei vaccini nel proteggere dall'infezione da Sars-CoV-2 che si attesta all'83 per cento nella popolazione complessiva degli operatori sanitari e al 93 per cento negli operatori sanitari che avevano in precedenza contratto l'infezione da Covid-19. "Dei 3720 operatori sanitari vaccinati - sottolinea una nota del San Matteo - solamente 33 hanno contratto l'infezione da Sars-CoV-2, vale a dire meno dell'1 per cento; 17 erano sintomatici e presentavano sintomi lievi come rinite, tosse e artralgie. Nessuno ha avuto la polmonite o ha necessitato di ricovero ospedaliero. Altro dato interessante riguarda la trasmissibilità del virus: dei 33 operatori del San Matteo che si sono infettati, solo 2 di loro hanno trasmesso l'infezione ai familiari".

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I dati relativi ai non vaccinati

Comparando i dati con un gruppo di 346 operatori sanitari che tra gennaio e aprile 2021 non avevano ancora ricevuto la vaccinazione, i risultati cambiano considerevolmente e testimoniano l’efficacia della vaccinazione anti Covid-19. I ricercatori e clinici del San Matteo hanno infatti registrato un tasso maggiore di infezione (il 5,78%) e un maggior numero di soggetti sintomatici. L’85% ha avuto febbre, perdita dell’olfatto e del gusto e il 10% ha necessitato di ricovero ospedaliero. "I risultati sono più che confortanti - sottolineano i ricercatori del San Matteo - l’impatto della vaccinazione ha sostanzialmente cancellato la possibilità di infettarsi in grandi numeri. Qualche caso di reinfezione c’è stato, ma è al di sotto dell’1% degli operatori analizzati. Percentuale che si dimezza per coloro che avevano avuto un’infezione e hanno completato il ciclo vaccinale. Quindi più stimolazioni conferiscono una maggiore immunità" – hanno concluso, esprimendo, dunque un importante parere favorevole alla terza dose di vaccino.