In Evidenza
Altre sezioni
altro

Per continuare la fruizione del contenuto ruota il dispositivo in posizione verticale

Covid, 4,5 milioni di decessi nel mondo. Allarme Oms: "In Europa vaccinazioni a rilento"

Salute e Benessere

Lo indicano i dati riportati dalla Johns Hopkins University. Secondo l’ateneo statunitense, dall’inizio della pandemia ci sono stati 216,456,714 casi di contagio e sono state somministrate 5,22 miliardi di dosi di vaccino. Kluge (Oms Europa): "La stagnazione nella diffusione dei vaccini nella nostra regione è motivo di seria preoccupazione"

Condividi:

A livello mondiale, oltre 4,5 milioni di persone hanno perso la vita ha causa del coronavirus Sars-CoV-2. Lo indicano i dati riportati dalla Johns Hopkins University. Secondo l’ateneo statunitense, dall’inizio della pandemia sono morte 4.502.268 persone, a fronte di 216,456,714 casi di contagio. Un altro dato significativo è quello riguardante le dosi di vaccino somministrate: finora sono state 5,22 miliardi.

Allarme per rallentamento vaccinazioni in Europa

Il direttore dell'Organizzazione mondiale della Sanità (Oms) per l'Europa, Hans Kluge, ha lanciato l'allarme per un rallentamento del ritmo delle vaccinazioni anti-Covid nel continente. "Nelle ultime sei settimane - ha sottolineato nel corso di una conferenza stampa - le vaccinazioni sono diminuite del 14%, a causa di una mancanza di accesso ai vaccini in certi Paesi e la mancanza di un'accettazione della vaccinazione in altri". Kluge ha esortato ad aumentare la capacità di produzione e a condividere le dosi disponibili mettendo da parte eventuali tentazioni nazionaliste. "Dobbiamo essere risoluti nel mantenere livelli multipli di protezione", dalle "vaccinazioni anti-Covid alle "mascherine. La vaccinazione è un diritto, ma è anche una responsabilità. E la stagnazione nella diffusione dei vaccini nella nostra regione è motivo di seria preoccupazione", ha aggiunto.

Oms: previsti altri 236.000 morti in Europa entro dicembre

A questi numeri fanno eco le ultime dichiarazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms), che ha giudicato affidabile una proiezione che prevede 236.000 decessi aggiuntivi per Covid-19 in Europa entro il primo dicembre. A dichiararlo è stato Hans Kluge, il direttore regionale per l’Europa dell’Oms, che ha anche espresso preoccupazione per la recente “stagnazione” del tasso di vaccinazione nel Vecchio Continente. “La settimana scorsa il numero dei morti nella regione è aumentato dell’11%, con una previsione credibile di 236.000 morti in Europa entro l’1 dicembre” che si andranno ad aggiungere agli 1,3 milioni di decessi già provocati dalla pandemia nel continente. 

Oms e Unicef: “Priorità al personale scolastico”

L’Oms, assieme all’Unicef, ha dichiarato che gli inseganti e il personale scolastico dovrebbero rientrare tra le categorie prioritarie per ricevere le due dosi del vaccino contro il Covid. Tramite una nota congiunta, le organizzazioni hanno ricordato che l’immunizzazione dei dipendenti delle scuole è una misura fondamentale per tenere aperte le aule e accogliere gli studenti in presenza. Questa raccomandazione riporta alla mente quella del novembre 2020, fatta ancor prima dell’arrivo dei vaccini. L’Oms e l’Unicef hanno sottolineato che tale disposizione dovrebbe essere attuata nella garanzia di poter vaccinare “le persone più vulnerabili” della popolazione. L’invito delle due agenzie è arrivato a poche settimane di distanza dalla riapertura delle scuole, con l’obiettivo di sottolineare l’importanza di portare avanti senza interruzioni l’apprendimento in classe, nonostante la diffusione della variante Delta in tutto il mondo.

approfondimento

Scuola, da Green pass a supplenze: le ipotesi sul rientro a settembre