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Covid, Draghi: "Enormi disparità nell'accesso ai vaccini. Fare di più per Paesi poveri"

Salute e Benessere
©Ansa

Lo ha dichiarato il premier Mario Draghi intervenendo in videocollegamento al G20 "Compact with Africa". "In molte economie avanzate la pandemia è sempre più sotto controllo, ma purtroppo non è così nei Paesi più poveri del mondo", ha aggiunto

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"In molte economie avanzate la pandemia è sempre più sotto controllo, ma purtroppo non è così nei Paesi più poveri del mondo. Ci sono state delle enormi disuguaglianze in termini di accesso ai vaccini. La ripresa globale è caratterizzata dalle stesse disparità. Dobbiamo fare di più - molto di più - per aiutare i Paesi più bisognosi". Lo ha dichiarato il premier Mario Draghi, intervenendo in videocollegamento al G20 "Compact with Africa". (VACCINO COVID: DATI E GRAFICI SULLE SOMMINISTRAZIONI IN ITALIA, REGIONE PER REGIONE)

Draghi: "Ristrutturare debito in Paesi più indebitati"

"È obiettivo del quadro comune del G20 facilitare la ristrutturazione del debito nei Paesi con un livello eccessivo di indebitamento, in maniera esauriente e sostenibile. I paesi del Compact with Africa hanno rappresentato un faro di speranza in questi tempi bui. Durante la pandemia è aumentata la vostra resilienza agli shock avversi, grazie ai vostri investimenti nella trasformazione ecologica e digitale. La vostra esperienza ci insegna che le riforme coraggiose, trasformative ed inclusive danno risultati", ha poi dichiarato Draghi.

"Vaccino a 60% popolazione Paesi ricchi, 1,4% in poveri"

 

Sempre a proposito di vaccini anti-Covid, il premier ha sottolineato che "nei Paesi ad alto reddito quasi il 60% della popolazione ha ricevuto almeno una dose, mentre in quelli a basso reddito tale cifra è solo pari all'1,4%".

 

"Da Covax 210 milioni dosi vaccino, sia solo inizio"
 

Il premier ha poi ribadito che "la distribuzione equa di vaccini sicuri ed accessibili viene sostenuta dai Paesi del G20 attraverso iniziative quali la Covax Facility e l'unità operativa per l'acquisto di vaccini per l'Africa, denominata "Africa Vaccine Acquisition Task Team" (Avatt)". "Ad oggi la Covax ha spedito in tutto il mondo quasi 210 milioni di vaccini. È inoltre prevista una distribuzione di 400 milioni di vaccini in tutta l'Africa da parte dell'Avatt. Queste cifre devono rappresentare solo l'inizio - ha aggiunto -. Il G20 ha inoltre introdotto un insieme di misure economiche per aiutare i paesi in via di sviluppo ad affrontare il rallentamento. Abbiamo sostenuto l'assegnazione da parte del Fondo monetario internazionale di nuovi Diritti Speciali di Prelievo per un totale di 650 miliardi di dollari, che servirà ad aumentare le riserve ed aiutare la ripresa globale. Di queste risorse, 33 miliardi di dollari verranno destinati a Paesi africani e stiamo lavorando per incrementare ulteriormente tale quota. Abbiamo accelerato il rifinanziamento di "Ida-20", il fondo della Banca Mondiale per i paesi più poveri del mondo".

 

"L'Africa è il futuro, sostegno da Italia e G20"

Nel corso del suo intervento, Draghi ha poi dedicato un ampio discorso all'Africa. "La popolazione africana è la più giovane del mondo, l'Africa è il futuro. Nonostante si trovi ad affrontare enormi problemi di natura politica, economica e sociale e stia subendo in maniera drammatica gli effetti del cambiamento climatico, l'Africa vanta comunque un vibrante settore privato con un numero crescente di imprenditori giovani e start-up promettenti. I paesi del Compact sono i più adatti a promuovere uno sviluppo economico inclusivo, grazie al vostro impegno verso un programma ambizioso di riforme. L'Italia ed il G20 vi sostengono nel modo più risoluto", ha dichiarato il premier.

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