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Vaccini, Speranza: "In Italia 54 milioni di dosi iniettate. Avanti con obbligo sanitari"

Salute e Benessere
©Ansa

Lo ha riferito il ministro della Salute a margine della visita all'Ospedale San Leopoldo Mandic di Merate. "Le vaccinazioni sono la più importante arma. La pandemia non è finita. Ora dobbiamo correre ancora di più e a mantenere la prudenza", ha aggiunto

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Sull'obbligo di vaccinazione ai sanitari "dobbiamo lavorare perché quella norma sia rispettata, le vaccinazioni sono la più importante arma. Oggi supereremo le 54 milioni di dosi somministrate, la pandemia non è finita, i numeri ci segnalano anche da altre parti del mondo che nonostante una vaccinazione significativa i contagi ci possono essere soprattutto a causa di varianti come la Delta. Dobbiamo correre ancora di più e a mantenere la prudenza. Continuiamo sulla strada di gradualità e prudenza". Queste le parole, sull’andamento della campagna vaccinale anti-Covid in Italia, del ministro della Salute Roberto Speranza a margine della visita all'Ospedale San Leopoldo Mandic di Merate. (VACCINO COVID: DATI E GRAFICI SULLE SOMMINISTRAZIONI IN ITALIA, REGIONE PER REGIONE)

Speranza: con Pnrr le risorse per le cure di prossimità

 

"Ora più che mai, dopo i mesi della pandemia abbiamo bisogno di investire sul nostro servizio sanitario nazionale e di valorizzare il più possibile la parola prossimità che sarà una parola chiave per il rilancio del Servizio Sanitario Nazionale: la casa come luogo di cura, l'assistenza domiciliare e gli investimenti sule case di comunità e sugli ospedali di comunità", ha poi spiegato il ministro della Salute Roberto Speranza. "Nel Pnrr (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) c'è una grande occasione per il Servizio Sanitario Nazionale - ha aggiunto - con investimenti per oltre 20 miliardi ci sono le risorse per fare quel salto in avanti e 4 miliardi, cioè una cifra enorme, sono investiti per l'assistenza domiciliare e, facendo rete e utilizzando le risorse migliori che ci sono, utilizzando sia il lato classico del medico e dell'infermiere che vengono a casa che l'utilizzo delle nuove tecnologie".

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