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Covid, l'Oms rinomina le varianti con l'alfabeto greco

Salute e Benessere
©Getty

Le nuove "etichette non sostituiranno i nomi scientifici esistenti, ma hanno lo scopo di aiutare nella discussione pubblica", ha precisato Maria Van Kerkhove, responsabile tecnico dell'Organizzazione Mondiale della Sanità per il Covid-19

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L'Oms ha annunciato che ora farà riferimento alle varianti del Covid-19 con lettere dell'alfabeto greco, per evitare di stigmatizzare le nazioni in cui sono state individuate per la prima volta. In una nota diramata sul suo sito ufficiale, l'Organizzazione Mondiale della Sanità precisa che il nuovo sistema si applica ai ceppi del coronavirus di maggiore interesse, ovvero ai quattro più preoccupanti che sono in circolazione, e alle varianti di interesse di secondo livello in corso di monitoraggio. (VACCINO COVID: DATI E GRAFICI SULLE SOMMINISTRAZIONI IN ITALIA, REGIONE PER REGIONE)

L'annuncio dell'Oms

Proprio per la difficoltà di usare codici numerici, spesso "le persone ricorrono alla scelta di chiamare le varianti in base ai luoghi in cui vengono rilevate, il che è stigmatizzante e discriminatorio", spiega l'Oms nella nota, incoraggiando le autorità nazionali e i media ad adottare queste nuove "etichette".
"Non sostituiranno i nomi scientifici esistenti, che trasmettono importanti informazioni scientifiche e continueranno ad essere utilizzati nella ricerca, ma hanno lo scopo di aiutare nella discussione pubblica", ha dichiarato Maria Van Kerkhove, responsabile tecnico dell'Oms per il Covid-19.  

Le nuove "etichette" delle varianti

Con il nuovo sistema la variante apparsa per la prima volta in Gran Bretagna, B.1.1.7, verrà chiamata Alpha. Mentre il ceppo B.1.351 scoperto per la prima volta in Sud Africa sarà conosciuto come la variante Beta. E ancora, il ceppo brasiliano sarà la variante Gamma; mentre la cosiddetta variante indiana sarà chiamata Delta. Queste "etichette", precisa l'Oms, "sono state scelte dopo un'ampia consultazione e una revisione di molti potenziali sistemi di denominazione", da un selezionato gruppo di partner di tutto il mondo, inclusi esperti che si occupano di sistemi di denominazione esistenti, esperti di nomenclatura e tassonomia dei virus, ricercatori e autorità nazionali.

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