L’iniziativa, istituita nel 1987 dagli Stati membri dell'Organizzazione Mondiale della Sanità, è nata “per attirare l'attenzione globale sull'epidemia di tabacco e sulle morti e le malattie prevenibili che questo provoca”, spiega l’Oms. Il fumo, dicono gli esperti, resta un problema per la salute pubblica globale e uccide, ogni anno, circa 8 milioni di persone nel mondo: sono state 7,7 milioni nel 2019
“Oggi è il World No Tobacco Day! La pandemia di Covid-19 ha portato milioni di consumatori di tabacco a dire di voler smettere. Unisciti alle comunità di chi ha già smesso e impegnati a farlo da oggi stesso!”. E’ questo il messaggio, pubblicato sul profilo ufficiale Twitter dell’Organizzazione Mondiale della Sanià (Oms), che introduce la Giornata mondiale senza tabacco 2021 che si celebra oggi, lunedì 31 maggio. Questa ricorrenza annuale, spiega l’Oms, è nata per informare le persone sui pericoli legati all'uso del tabacco, sulle pratiche commerciali delle aziende produttrici, su cosa sta facendo l’Organizzazione stessa per combatterne l’uso e su cosa possono fare le persone in tutto il mondo “per rivendicare il proprio diritto alla salute, oltre ad una vita sana, per proteggere le generazioni future”, si legge in un articolo pubblicato online. Gli Stati membri dell'Organizzazione Mondiale della Sanità hanno istituito questa giornata nel 1987, proprio “per attirare l'attenzione globale sull'epidemia di tabacco e sulle morti e malattie prevenibili che questo provoca”, spiegano gli esperti.
I consigli dell’Oms
“Smettere di fumare non è un'impresa facile, quindi sii coraggioso e impegnati per raggiungere questo obiettivo!”, scrive ancora l’Oms. Tra i consigli dedicati a chi vuole eliminare le sigarette, gli esperti spiegano di provare a fissare una data che corrisponda alla fine dell’utilizzo del tabacco. “Concediti un breve periodo per smettere, ti manterrà concentrato e motivato a raggiungere il tuo obiettivo. Puoi iniziare a smettere davvero, anche da oggi!”, si legge. Per aiutarsi nell’intento, è consigliabile comunicare a tutti questa idea: amici, familiari e colleghi. Tutte persone che “possono sostenere ed incoraggiare nel non cadere in tentazione”. Le prime settimane della sfida saranno sicuramente “critiche”, spiegano gli esperti e per questo occorre rimuovere tutti i prodotti legati al tabacco dal proprio ambiente. “È importante ridurre al minimo l'esposizione ai segnali”, si legge ancora.
Due studi recenti sul tema
Il fumo resta un problema importante per la salute pubblica globale e uccide, ogni anno, circa 8 milioni di persone nel mondo: sono state 7,7 milioni nel 2019. E’ la causa di un decesso su 5 tra i maschi e rappresenta anche un allarme per le generazioni future, dato che il 90% dei nuovi fumatori è già divenuto dipendente entro i 25 anni di vita e quindi potrebbe avere davanti a sé decenni di fumo a compromettere la propria salute. Sono questi i dati di due studi pubblicati sulle riviste “The Lancet” e “The Lancet Public Health” proprio di recente. Sono frutto di due lavori condotti dal gruppo di lavoro Global Burden of Disease. Dall'indagine, su dati che riguardano 204 Paesi del mondo, è emerso come i fumatori nel mondo continuino ad aumentare, arrivando ad 1,1 miliardi solo nel 2019.
I fumatori in Italia e nel mondo
Nel nostro Paese i fumatori sono 6,3 milioni tra i maschi e 4,5 milioni tra le donne e in un anno sono stati oltre 90mila i decessi causati dal fumo, di cui oltre 63 mila tra i maschi. Dal 1990, nel mondo la percentuale di fumatori è diminuita tra i maschi del 27,5% e del 37,7% tra le donne (in Italia la quota di fumatori è scesa del 25% circa), ma il numero assoluto dei fumatori, come detto, è in aumento, soprattutto nei Paesi emergenti. Le dieci nazioni con più fumatori nel 2019, che insieme raccolgono i due terzi di tutti I fumatori globali, sono Cina, India, Indonesia, Usa, Russia, Bangladesh, Giappone, Turchia, Vietnam, Filippine. In particolare, un fumatore su tre nel mondo vive oggi in Cina, per un totale di 341 milioni di persone.