Lo ha detto, nel corso di un intervento a “Timeline”, Stefania Salmaso, membro dell’Associazione Italiana di Epidemiologia, a proposito della sospensione cautelativa del vaccino Johnson & Johnson da parte della Fda negli Stati Uniti. La scelta, che potrebbe essere una questione di giorni, è stata presa dopo sei casi di persone che hanno sviluppato una malattia rara che coinvolge coaguli di sangue, nelle due settimane successive alla vaccinazione
“Mi sembra sia molto presto per capire cosa succede. Negli Stati Uniti non hanno mai usato AstraZeneca, quindi non hanno alcuna esperienza con questo vaccino. Se anche si dovesse confermare che ci sono gli stessi eventi, con la stessa frequenza, di AstraZeneca, comunque dobbiamo pensare che sono eventi molto rari”. A dirlo, nel corso di un intervento a “Timeline”, su Sky TG24, è stata Stefania Salmaso, membro dell’Associazione Italiana di Epidemiologia, a proposito della sospensione cautelativa del vaccino Johnson & Johnson da parte della Fda negli Stati Uniti, che potrebbe sarà, probabilmente una questione di giorni, come sottolineato dalle stesse autorità sanitarie americane.
Salmaso: “Eventi molto rari”
Si tratta di un frangente, ha aggiunto Salmaso, in cui “la comunicazione è molto difficile, ma secondo gli ultimi dati su AstraZeneca, dopo che con maggiore attenzione è stato rilevato qualche caso in più, la possibilità potrebbe essere di uno su 100-200 mila dosi somministrate”, ha commentato. Si tratta, ha ribadito, di “eventi molto rari, che vanno paragonati con il rischio, per fascia d’età, di essere ricoverati in terapia intensiva o arrivare al decesso per Covid”. Secondo l’esperta, “al di là degli aspetti prettamente emotivi”, occorre sempre mettere sul piatto i rischi legati al Covid e i rischi legati invece alla vaccinazione. “Il bilancio è nettamente a favore della vaccinazione. Negli Stati Uniti il vaccino J&J è entrato in uso dopo gli altri, è chiaro che c’è particolare sensibilità e attenzione su eventi che possono essere riconducibili alla stessa tipologia di AstraZeneca, per capire se questo è un problema che esiste anche con quel vaccino”, ha poi concluso.
I casi negli Stati Uniti
Come riportato anche dal New York Times, sia la Food and Drug Administration (Fda) sia i Centers for Disease Control (Cdc) hanno scelto di interrompere, temporaneamente ed in via precauzionale, l’utilizzo del vaccino anti-Covid di Johnson & Johnson. La sospensione del vaccino, che "sarà probabilmente una questione di giorni", come affermato proprio dai Cdc e dalla Fda, è legata a sei casi negli Stati Uniti di persone che hanno sviluppato una malattia rara che coinvolge coaguli di sangue, nelle due settimane successive alla vaccinazione. Tutti e sei i pazienti coinvolti erano donne di età compresa tra i 18 ed i 48 anni. Una di esse è deceduta, mentre una seconda donna in Nebraska è stata ricoverata in condizioni critiche, secondo quanto riportato da alcuni funzionari informati sui fatti.