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Covid, P.a: Dadone proroga fino al 31/1 le misure sul lavoro agile

Salute e Benessere

Sono state estese le disposizioni contenute del Dm 19 ottobre 2020, che prevedeva la possibilità dello smart working per almeno il 50% del personale impegnato in attività

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Tramite un decreto ministeriale pubblicato oggi, giovedì 31 dicembre, in Gazzetta Ufficiale, Fabiana Dadone, la ministra per la Pubblica amministrazione, ha prorogato fino al 31 gennaio prossimo le disposizioni contenute nel Dm 19 ottobre 2020 in materia di lavoro agile nelle Pa. Il provvedimento in questione prevedeva la possibilità dello smart working per almeno il 50% del personale impegnato in attività e invitava “le amministrazioni dotate di adeguata capacità organizzativa e tecnologica” ad assicurare “percentuali più elevate possibili di lavoro agile”, garantendo comunque “l’accesso, la qualità e l’effettività dei servizi ai cittadini e alle imprese”.

Gli effetti dello smart working sulla salute mentale

Per quanto comodo e a tratti vantaggioso, lo smart working può avere delle ripercussioni sul benessere psicologico dei lavoratori. È quanto emerge da uno studio condotto dai ricercatori del Woolcock Istitute of Medical Research di Sydney tra aprile e maggio 2020. In particolare gli esperti si sono concentrati sugli effetti che l’uso del pigiama durante il lavoro ha avuto sulla produttività e sulla salute mentale dei ricercatori nei primi mesi della pandemia. Dai risultati della ricerca, illustrati nel dettaglio sula rivista di settore Medical Journal of Australia, è emerso che coloro che lavoravano da casa in pigiama hanno rivelato, a fronte di una maggiore produttività, peggiori condizioni di salute mentale rispetto a chi, avendo figli piccoli, era indotto a vestirsi più normalmente. Al contrario, gli adulti con bimbi hanno riferito una riduzione della produttività complessiva. 

 

L’impatto sulla produttività

I risultati dello studio, condotto su 163 accademici e ricercatori, indicano che “una maggiore percentuale di persone che indossano il pigiama durante le ore di lavoro riporta un declino di salute mentale durante la pandemia rispetto a chi si veste prima di andare al computer”. Gli autori della ricerca spiegano anche che la produttività più alta si registra i chi è chiamato a svolgere compiti specifici, come scrivere articoli scientifici.

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