Il primario infettivologo dell'ospedale Sacco di Milano ha espresso la sua preoccupazione nei confronti delle eventuali conseguenze della ripresa delle attività
"I vantaggi conseguiti rischiano ancora una volta di essere vanificati da un’accelerazione nelle aperture, che finisce per comportare situazioni come quelle che si sono verificate lo scorso weekend". Lo ha dichiarato Massimo Galli, primario infettivologo dell'ospedale Sacco di Milano, durante un'intervista a Sky TG24. Pur riconoscendo la presenza di moltissime categorie sociali ed economiche che chiedono con insistenza la possibilità che vengano ripristinate una serie di attività e di una conseguente pressione a cui è difficile resistere, l’esperto ha comunque invitato alla prudenza nei confronti di ogni passo avanti verso un lento ritorno alla normalità. “Per quanto riguarda questa malattia, bisogna sempre ricordarsi che ci sono tre tipi di contesti da evitare: gli spazi chiusi, soprattutto se con ventilazione insufficiente, gli spazi affollati e le situazioni di contatto stretto”, ha aggiunto Galli. È anche per questo motivo che è importante programmare le riaperture. “Se ci si limita a riaprire senza prima aver risolto dei problemi fondamentali, come quello dei trasporti, non vedo come ci si possa aspettare una ripresa".
“Per un calo dei decessi sarà necessario ancora molto tempo”
Parlando del calo dei decessi, Galli ha spiegato che è una “delle ultime cose che si vedono”. “L’abbiamo visto anche durante la prima ondata, perché sono decessi di espressione di fenomeni che vengono avviati dal virus e che non si riescono a contrastare in nessun modo con le armi che si possiedono. Quindi alcuni decessi si verificano poco tempo dopo l’infezione e altri sono l’espressione di una battaglia perduta delle persone che non ce la fanno a lungo termine dall’inizio dell’infezione. Purtroppo dobbiamo aspettarci ancora parecchi decessi e per un tempo discretamente lungo. Quello che mi rattrista, e al tempo stesso mi preoccupa, è che i vantaggi conseguiti rischino di essere ancora una volta di essere vanificati da un’accelerazione nelle aperture, che finisce per comportare situazioni come quelle che si sono verificate lo scorso weekend”, ha concluso Galli.