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Aids, con mix farmaci uomo senza virus da un anno: esperti raccomandano cautela

Salute e Benessere

Il caso del paziente brasiliano è stato descritto dagli esperti dell’Università di San Paolo alla conferenza Aids 2020. L'uomo ha smesso i trattamenti a marzo 2019 e da allora non sarebbe stata rivelata alcuna traccia del virus nel suo sangue, ma gli esperti raccomandano cautela: “È troppo presto per dire se il paziente brasiliano è veramente privo di virus”

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Un uomo brasiliano di 36 anni potrebbe essere il primo paziente ad essere guarito dall’infezione da Hiv con un nuovo cocktail di farmaci, senza bisogno di trapianto di midollo osseo.  

Il caso del cosiddetto “paziente di San Paolo” è stato descritto dagli esperti dell’Università di San Paolo in occasione della conferenza Aids 2020. Come riporta il New York Times, l’uomo, a cui è stato diagnosticato l’Aids nel 2012, nel 2016 ha partecipato a una sperimentazione clinica in cui, oltre alla terapia cocktail standard, è stato trattato con tre farmaci antiretrovirali per 48 settimane. Al termine della terapia sperimentale, mirata a “stanare” il virus dai “reservoir” che ha nelle cellule, il paziente è tornato al trattamento antiretrovirale standard e ha smesso di assumere il mix di farmaci a marzo 2019. Secondo quanto dichiarato dai ricercatori, negli esami del sangue eseguiti ogni tre settimane da allora non sarebbe stata rivelata alcuna traccia del virus e nemmeno degli anticorpi anti-Hiv. 

 

Gli esperti raccomandano cautela 

 

“È troppo presto per dire se il paziente brasiliano è veramente privo di virus”, ha commentato Steve Deeks, ricercatore presso l'Università della California, San Francisco, precisando che non sarà ufficiale fino a quanto “i laboratori indipendenti non avranno confermato i risultati del test” e che anche allora non si potrà valutare con certezza se lo stato dell’uomo sia il risultato della combinazione del trattamento che ha ricevuto. 

“L’assenza di anticorpi contro Hiv è la cosa più interessante del caso”, ha aggiunto l’esperto. 

Anche Monica Gandhi, tra gli organizzatori della conferenza, invita alla cautela: 

"Questi sono risultati entusiasmanti, ma sono preliminari".

Solo due persone finora hanno completato una guarigione da Hiv, entrambe dopo un trattamento “rischioso” che ha previsto anche un complesso trapianto di staminali. Si tratta di Adam Castillejo, il cosiddetto “paziente Londra”, sottoposto a trapianto di midollo osseo a marzo 2019 e del “paziente Berlino”, ovvero Timothy Brown.