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Diabete in gravidanza, creato un algoritmo in grado di prevederlo

Salute e Benessere
Gravidanza (Getty Images)

Messa a punto dai ricercatori del Weizmann Institute of Science, che hanno analizzato informazioni derivanti da oltre 450mila gestazioni, la tecnologia sarà utile per predire il diabete gestazionale  

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Dalla tecnologia arriva uno strumento potenzialmente utile per prevedere il rischio di sviluppare il diabete gestazionale, una condizione diabetica che viene diagnosticata nel 3-9% delle donne in dolce attesa e che può comportare dei rischi sia per la madre che per il bimbo che porta in grembo.
Un team di ricercatori del Weizmann Institute of Science ha messo a punto un algoritmo in grado di predire la probabilità di una donna di sviluppare il diabete in gravidanza. La tecnologia funziona anche prima dell’inizio della gestazione.

Analizzati dati relativi a 450mila gravidanze

Per sviluppare l’algoritmo, descritto sulla rivista specializzata Nature, gli esperti coordinati da Eran Segal hanno studiato nel dettaglio informazioni derivanti da oltre 450mila gravidanze, riuscendo a identificare nove parametri indicativi di riferimento utili per valutare il rischio di diabete gestazionale: data di nascita, peso e altezza, presenza di parenti affetti dalla patologia, presenza di livelli alti di colesterolo, della sindrome dell'ovaio policistico, del pre-diabete, dell’ipertensione e aver avuto un aborto spontaneo o il diabete in una scorsa gravidanza.
Gli esperti hanno successivamente valutato l’efficacia dell’algoritmo, testandolo su altre 140mila gravidanze.

Risultati dello studio

Dallo studio è emerso, oltre all’efficacia dell’algoritmo, che per predire il rischio di sviluppare il diabete gestazionale basterebbe valutare le risposte delle donne ai nove parametri identificati dalla ricerca.
"Il nostro obiettivo ultimo è stato quello di aiutare il Sistema sanitario a prendere misure per prevenire il diabete in gravidanza”, ha spiegato Eran Segal, coordinatore dello studio. "Il Diabete di tipo 2 sta aumentando in modo esponenziale a livello globale e la prevalenza di diabete gestazionale (Gdm) si associa in modo diretto con il diabete tipo 2”, ha spiegato Elisabetta Torlone, esperta dell'Azienda Ospedaliera di Perugia Santa Maria della Misericordia e responsabile del gruppo di studio su diabete e gravidanza della Società Italiana di Diabetologia (Sid). "È chiaro quindi che la diagnosi e il trattamento precoce del Gdm rappresentano un importante obiettivo per le implicazioni di salute pubblica", ha concluso l’esperta.