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Ucraina, Papa: “Guerra inumana, i bambini hanno perso il sorriso"

Lazio
©Ansa

Lo ha detto il pontefice nell’udienza generale di oggi, aggiungendo: "Pensiamo al popolo ucraino in questo Natale senza luce, senza riscaldamento, senza le cose principali per sopravvivere e preghiamo il Signore perché porti la pace il più presto possibile"

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"Pensiamo ai tanti bambini dell'Ucraina che soffrono tanto per questa guerra. In questa festa di Dio che si fa bambino pensiamo ai bambini ucraini". Lo ha detto il Papa all'udienza generale, aggiungendo che quando li incontra in Vaticano "la maggioranza non riesce a sorridere e quando un bambino perde la capacità di sorridere è grave. Questi bambini portano su di se la tragedia di quella guerra che è così inumana, così dura. Pensiamo al popolo ucraino in questo Natale senza luce, senza riscaldamento, senza le cose principali per sopravvivere e preghiamo il Signore perché porti la pace il più presto possibile" (LA GUERRA IN UCRAINA: TUTTI GLI AGGIORNAMENTI).

Ai polacchi che accolgono rifugiati: "Auguro santo Natale"

"Auguro a tutti i polacchi un Santo Natale" ha detto Papa Francesco ringraziando i fedeli polacchi per l’accoglienza dei profughi ucraini. “Secondo la vostra tradizione – ha proseguito il pontefice - durante la vigilia lasciate a tavola un posto vuoto per un ospite inatteso. Quest'anno sarà occupato dalla moltitudine di rifugiati provenienti dall'Ucraina, ai quali avete aperto le porte delle vostre case con grande generosità. Il Figlio di Dio, nato a Betlemme, riempia di amore ognuno di voi, le vostre famiglie e coloro che aiutate. Porti la pace a tutte le persone di buona volontà".

“Dio è compassione e tenerezza, non giudice arcigno”

Dio è "compassione e tenerezza" e non "un giudice arcigno” ha detto ancora il Papa proseguendo le catechesi sul discernimento. "Molte volte possiamo avere un'idea distorta di Dio, considerandolo come un giudice arcigno, un giudice severo, pronto a coglierci in fallo". "Gesù, al contrario, ci rivela un Dio pieno di compassione e di tenerezza, pronto a sacrificare sé stesso pur di venirci incontro, proprio come il padre della parabola del figlio prodigo", ha sottolineato Papa Francesco. "Abbiamo un Padre tenero, affettuoso, un Padre che ci ama, un Padre che ci ha amato da sempre: quando se ne fa esperienza, il cuore si scioglie e cadono dubbi, paure, sensazione di indegnità. Nulla può opporsi a questo amore", ha concluso il pontefice.

L'incontro con la moglie di un prigioniero ucraino

Al termine dell'udienza generale il Papa ha incontrato Yulia Fedosiuk, moglie di Arseny Fedosiuk, uno dei membri del battaglione Azov, ora prigioniero dei russi. La donna ha donato al Pontefice un calendario con le immagini delle devastazioni alla acciaieria Azovstal di Mariupol. Lo ha riportato l'Osservatore Romano.